L’odissea di Foglia Manzillo: l’ex Marcianise tra bluff e corteggiamenti



Antonio Foglia Manzillo
Antonio Foglia Manzillo

Lo scorso 14 maggio 2014 Antonio Foglia Manzillo rese noto a tutti gli addetti ai lavori, tramite un post su facebook, che non avrebbe rinnovato il legame con il Progreditur Marcianise per la stagione 2014-2015. Da allora il destino sembra aver voltato le spalle al tecnico napoletano, artefice della rivelazione Marcianise nell’annata che sta per volgere al termine.

Sorpresa a Marcianise. Una matricola terribile che, al primo anno di partecipazione all’Interregionale con la dicitura “Progreditur”, ha strabiliato tutto il mondo dilettantistico per la compattezza e la tenacia del gruppo. Roster gialloverde che, dopo un avvio in sordina, si è accaparrato le redini di testa ed ha messo paura alle corazzate Matera e Taranto. La pressione continua e costante su un gruppo, non costruito per lottare per le posizioni di vertice, ha sgretolato poco alla volta il sogno che stavano vivendo Citro & soci. Nelle ultime cinque giornate, il Marcianise ha ceduto al ritmo forsennato delle rivali ed ha chiuso al quinto posto, abdicando a Taranto nel primo turno dei play-off. Però, il piazzamento finale non ha rovinato minimamente il grande lavoro svolto nell’arco della stagione dal trainer napoletano, accontentato dalla famiglia D’Anna con acquisti mirati e funzionali al progetto. Temponi, Pagano, Lagnena sono tra gli atleti per cui Foglia Manzillo stravede: il fabbisogno di equilibrio, che l’allenatore ricerca nel suo scacchiere, passa per elementi affidabili, concreti e per nulla prime donne. Fondamenta di una squadra, foderata da un misto di giovani promesse e calciatori di spessore: Citro e Iadaresta su tutti.



Il bluff Terracina. Della rivelazione Marcianise se n’è parlato per mesi sia nelle periferie del professionismo che nelle metropoli del dilettantismo. Non che fosse uno sconosciuto prima, anzi. Però va detto che Foglia Manzillo ha goduto della sua stagione impeccabile dal punto di vista tattico-tecnico, per vedere ingigantire la sua fama di ottimo stratega ed, aggiungiamo noi, futuro tecnico di categorie professionistiche. Ma qualcosa, dopo l’addio dato al Marcianise, si è inceppato. Come successo lo scorso anno nella città di San Michele Arcangelo, egli sarebbe voluto partire con la nuova esperienza già da fine maggio. Ed in effetti questo è quello che è accaduto con l’accordo con il Terracina, club militante nel girone G di Serie D. Tutto era partito con grandi aspettative, ma il presidente Attilio Saturno ha improvvisamente rassegnato le dimissioni dalla carica dopo neanche una settimana, per motivi legati alla fatiscenza dello stadio “Mario Colavolpe”, cosicché anche Foglia Manzillo ha spento sul nascere la sua avventura nel club della riviera laziale.

A Cava de’ Tirreni sulle montagne russe. Libero da ogni impegno, il trainer napoletano è entrato nel mirino di Mario Moxedano, personaggio famoso del calcio campano che ha abbandonato Torre del Greco e sembrava ad un passo dal trasferirsi a Cava de’ Tirreni. Nonostante non fosse stato ancora ufficializzato alcun passaggio di consegne, l’imprenditore di Mugnano di Napoli aveva già iniziato a lavorare alla nuova compagine. In sintonia con Foglia Manzillo? Secondo quello che è stato scritto da altre redazioni no, in quanto i due protagonisti della vicenda hanno diverse vedute su come comporre un organico. Poi, a peggiorare una situazione per nulla semplice, si è aggiunta la stangata della Commissione Disciplinare Nazionale per gli adempimenti non corrisposti ai calciatori Francesco Bove, Francesco Maria Presaghi e Rodolfo Moronti. Nella stagione 2014-2015, dunque, la Cavese partirà con 3 punti di penalizzazione, più una multa di 6000 Euro, mentre l’ex presidente salernitano Salvatore Manna è stato inibito per 9 mesi. Una batosta giudiziaria che potrebbe far desistere Moxedano e mandare all’aria anche il rapporto nato con Foglia Manzillo (a voce, perché di ufficiale non c’è ancora niente).

Ipotesi Akragas. Ma, a dimostrazione del suo successo riscontrato nell’annata appena trascorsa, anche l’Akragas ci ha fatto un pensierino e vorrebbe consegnare nelle sue mani le chiavi di un club che parte dalla quarta posizione (contando sia squadre retrocesse che non) nella graduatoria dei ripescaggi nella prossima Lega Pro Unica. Dopo aver defenestrato Rigoli, la società di Agrigento ha inserito sul taccuino lui insieme ad Andrea Sottil, ex atleta di Serie A ed ex tecnico di Cuneo e Gubbio. Che sia la volta buona? Il buon Foglia Manzillo attende con ansia che il suo futuro venga delineato quanto prima.


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