Quarant’anni dopo il Gladiator affronta il Castrovillari, club dalla classifica deficitaria e dal pessimo record in trasferta



Il Castrovillari è tornato in estate in Serie D
Il Castrovillari è tornato in estate in Serie D

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Sono appena quattro le stagioni in cui Gladiator e Castrovillari si sono affrontate. Le due compagini hanno condiviso l’esperienza comune nel girone H di Serie D del 1957-58 e del 1958-59, e nel girone G di Serie D del 1973-74 e 1974-75. Oltre quarant’anni dopo, quindi, esse si ritrovano in un confronto che andrà in scena domenica pomeriggio alle 14.30 al “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere. Una sfida che mette di fronte due sodalizi molto longevi, con i tre anni che separano il 1921 dal 1924, rispettivamente anni di fondazione di Castrovillari e Gladiator.

LA CLASSIFICA PIANGE. Il Gladiator ha voglia di riscattare la bruciante sconfitta di Pomigliano, ma il Castrovillari non se la passa meglio. La compagine calabrese naviga in acque torbide, in virtù dei pessimi risultati ottenuti fino a questo momento. Sono appena quattro i punti racimolati dal team di Franco Viola che occupa il penultimo posto, con appena una lunghezza di vantaggio sulla cenerentola Sersale. Entrambe le ultime della classe si spartiscono un dato che fa rabbrividire. Fino ad ora non hanno mai vinto in campionato, né in casa né in trasferta, ottenendo i punti che si ritrovano grazie ai pareggi.



RECORD PESSIMO IN TRASFERTA. Da record negativo il rendimento esterno della fresca neopromossa in D che, fino ad ora, ha perso tutte e sei le gare in trasferta, con appena sei goal fatti e quindici subiti. Ma di sicuro i Lupi del Pollino (così soprannominati) non verranno nella vecchia Capua per ergersi a vittime sacrificali. E lo dimostra la prestazione offerta tra le mura amiche contro la vicecapolista Cavese che ha dovuto sudare le cosiddette sette camicie per avere la meglio. In vantaggio con Gaetani, i calabresi hanno assaporato per ottanta minuti il gusto della prima vittoria stagionale ma i metelliani si sono dimostrati squadra inesauribile, tanto da pareggiare all’81° con Gabrielloni e vincere al 96° con Ciarcià, all’ultimo affondo.

LA FORMAZIONE. Di regola il trainer Viola si affida ad un 4-3-3 che prevede il portiere Voce (’96) tra i pali. Come centrali difensivi due a scelta tra gli esperti D’Angelo, Miceli, Russo e La Rosa, a destra Perri (’97) e Gambi. A centrocampo Musacco (che dovrebbe prendere il posto dello squalificato Vitale), come interni Gaetani o l’ex Aversa Normanna ed Arzanese Giannusa e Khoris, con Giacinti ed il ghanese Opoku valide alternative. In attacco il goleador Lupacchio, autore di cinque reti stagionali, con gli esterni under Krasniqi (’97) e Velardi (’98) in eterno ballottaggio con Scaglione. E non va dimenticato in panchina l’ex goleador di Serie A e B Pellicori, ex Torino, Cesena e Piacenza. Una squadra con pochi big ma che di sicuro verrà a Santa Maria Capua Vetere per sfatare il tabù negativo in trasferta.


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