Galdo sostituisce Fischetti: “Impazzisco per i colori del Gladiator”



L'allenatore Giovanni Galdo
L’allenatore Giovanni Galdo

Con il cambio di proprietà e di gestione tecnica, arriva anche la prima alterazione. Giovanni Galdo è il nuovo allenatore del Gladiator, prende il posto di Gennaro Fischetti che non sarà silurato bensì verrà ricollocato all’intero dello staff tecnico in un’altra mansione (potrebbe essere il vice-allenatore). Calciatore che per tanti anni ha disputato la Serie D con numerose maglie, da oltre quindici anni ha intrapreso la carriera di tecnico. A svezzare il trainer ci ha pensato il Giugliano, quando quest’ultima viveva in pianta stabile il nobile palcoscenico della vecchia Serie C2. Sette anni con i tigrotti, sempre nell’ambito del settore giovanile tra Giovanissimi, Allievi e Beretti Nazionale. Poi con il fallimento del Giugliano, gli è stato affidato il primo incarico di prima squadra nel Quarto, con cui ha disputato due stagioni di Eccellenza. Poi è tornato a lavorare nel settore giovanile nella Puteolana Internapoli, con cui ha allenato la Juniores Nazionale per tre stagioni, fino allo scorso mese di giugno.

L’aneddoto. Galdo si è da subito dimostrato soddisfatto della sua investitura: “Per me è un grande onore ed un prestigio allenare a Santa Maria Capua Vetere. Con Ongari, Carannante e Bruscolotti c’è un rapporto che va al di là del calcio e non potevo rifiutare la loro proposta. Nei prossimi giorni valuterò i ragazzi presenti in rosa, mentre mi metterò a lavoro per formare uno staff tecnico affiatato”. Poi l’allenatore napoletano rivela un aneddoto, una premonizione che ora è diventata realtà: “Sono stato al Piccirillo quando il Gladiator era allenato da Troiano. Io ero in panchina con il Giugliano al fianco di Mimì Gargiulo, all’improvviso venni espulso, entrai nel cortile degli spogliatoi e prima di uscire dallo stadio dissi al custode che un giorno di sicuro sarei venuto ad allenare a Santa Maria Capua Vetere, poiché sono pazzo dei colori del Gladiator. Da tifoso sfegatato dell’Inter, la tinta neroazzurra mi mette sempre a mio agio”.




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