SANTA MARIA CAPUA VETERE HA IL SUO GULLIT! In Serie C e D oltre 130 goal per l’attaccante…



Gullit Asante Okyere e Ruud Gullit

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Da Santa Maria Capua Vetere alla conquista della fama nel mondo del calcio, con un nome di indubbia rilevanza. E’ la storia di Gullit Asante Okyere, calciatore di origine ghanese che nacque trentuno anni fa all’ombra dell’Anfiteatro, per la precisione nell’ospedale cittadino del “Melorio” e, durante tutta la carriera, ha siglato tanti goal tra Serie C e D: quest’anno alla Pergolettese ha raggiunto già la doppia cifra. Una fiaba di integrazione e di riscatto sociale per un ragazzo figlio dell’emigrazione da luoghi in cui la vita è difficile. Oggi come allora.

LA NASCITA. Il legame di Okyere con Terra di Lavoro parte nel 1987, quando i genitori decidono di lasciare il Ghana per trovare fortuna in Italia. Per un motivo o per un altro, arrivano a Santa Maria Capua Vetere, dove lavorano nei terreni agricoli. Il 23 maggio 1988 viene alla luce il loro figlioletto ed il padre, tifosissimo del Milan, decide di chiamarlo Gullit Asante, in onore del campione olandese Ruud Gullit, rinomato per le treccine, che appena otto giorni prima (il 15 maggio) aveva contribuito alla conquista dell’undicesimo scudetto del sodalizio rossonero. L’unico dell’era Sacchi e molto chiacchierato in virtù delle sospette influenze della camorra per il calcio scommesse.



IL TRASFERIMENTO AL NORD. La famiglia Okyere resta altri dieci mesi nella città del Foro, poi nel 1989 sceglie di lasciare il caldo del Sud per trasferirsi al freddo del Nord. Ed esattamente a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Da lì parte la sua carriera, infatti durante una delle tante partitelle estive, ad appena undici anni viene acquistato dall’Atalanta. In quello che è riconosciuto uno dei vivai più fulgidi del calcio italiano, compie l’intera trafila, vivendo dieci annate dai Pulcini fino alla Primavera. Gioca in squadra e lega con Manolo Gabbiadini e Simone Zaza, nel team capitanato da Giacomo Bonaventura. Per un calciatore che di nome fa Gullit come l’ex fuoriclasse ex Sampdoria e Chelsea, è d’obbligo segnare tanti goal ed infatti con i bergamaschi sgattaiola come uno scoiattolo e segna senza sosta, come al Torneo di Viareggio 2008/2009 quando firma cinque reti ma esce ai quarti contro l’Empoli. Tra questi una doppietta contro la Juventus di Sebastian Giovinco e Paolo De Ceglie che poi si laurea campione.

LA CARRIERA. Un anno prima aveva esordito, in prestito, al Caravaggio in Serie C2, siglando due reti a diciannove anni. Non riesce a debuttare nella prima squadra di Bobo Vieri e quindi prosegue la sua carriera tra Eccellenza e Serie D. Otto reti al Caravaggio in due anni, poi 33 con il Palazzolo in Eccellenza in due stagioni e 25 in un anno con lo Scanzo Pegrengo. Poi passa alla Grumellese, che conduce alla vittoria dell’Eccellenza ed al sogno Serie D, collezionando 47 reti in 3 stagioni. Nell’anno di Interregionale 2015-2016 con la squadra di Grumello del Monte (provincia di Bergamo) si mette in mostra con 22 reti, così si riaprono le porte del professionismo. La Giana Erminio lo riporta in Serie C, dove segna 12 reti in 60 presenze nel girone A.

PRIMO CON LA PERGOLETTESE. Ad agosto 2018 arriva, infine, la chiamata della Pergolettese, team del quartiere di Pergoletto a Crema. Scende in Serie D e si conferma goleador di peso per il team primo in classifica del girone D. Infatti la scorsa settimana, alla ventesima partita contro il Ciliverghe, ha siglato il goal numero 10 in stagione, raggiungendo la doppia cifra. Una carriera di tutto rispetto per Gullit Asante Okyere che ha messo a referto, fino ad ora, 135 reti in 308 gare. Trionfi e riconoscimenti ottenuti, sempre schivando il problema razzismo, che “combatte con l’indifferenza per non dare visibilità a persone rancorose”.

IN NOME DI RUUD. E’ la storia di un ragazzo, venuto dall’Africa, che ha trovato nell’Italia la sua terra, prima a Sud e poi a Nord. Figlio dell’integrazione, con il nome di un calciatore simbolo della lotta alle diversità (Ruud dedicò il Pallone d’Oro 1987 a Nelson Mandela per la lotta anti-apartheid in Sudafrica e si è sempre schierato contro il razzismo, con numerose campagne promosse per i “vu cumprà” e per i discriminati). E’ la storia di Gullit Asante Okyere. Cittadino italo-ghanese nato a Santa Maria Capua Vetere. Cittadino del Mondo.


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