SPECIALE CASERTA-NAPOLI – Quando il derby valeva una stagione, Sbaragli: “La Juve sempre un passo avanti ma che battaglie!”



Sbaragli ai tempi della Paini Napoli

E’ stata un’autentica bandiera del Napoli Basket targato De Piano. Dall’81 all’86 e dall’88 al ’92 per un totale di 282 presenze Massimo Sbaragli è un pezzo di storia del club partenopeo. Un’ala che ha sempre affrontato gli avversari senza paura e grande generosità. Di derby ne ha giocati tanti, praticamente tutti e insieme a noi ricorda con piacere quelle sfide.

“Ho ricordi molto belli di quegli anni perché per noi erano sempre partite molto sentite e attese. Mi ritrovavo spesso a marcare Oscar ed era davvero complicato. Gli facevano un doppio blocco e lui passava da una parte e dall’altra. Erano gli anni di Generali, Ragazzi, Glouchkov, Gentile, giocatori davvero fenomenali. Ho giocato anche il derby di Bologna ma per me il vero derby era Napoli-Caserta”.



Un derby stregato per Napoli che in pochissime occasioni è riuscito a violare il Palamaggiò.

“E’ vero ma loro erano sempre più avanti. Arrivarono in A1 prima di noi, poi investivano di più ed era dura vincere. Noi però gli restituivamo il piacere al ‘Mario Argento’ dove era quasi impossibile passare almeno fino a metà anni ottanta. Era la partita più attesa sia da noi che da loro e ovviamente per le rispettive tifoserie”.

Caserta-Napoli sono state negli anni partite combattute, sentite e ovviamente piene di ricordi. Sbaragli però ne ha uno in particolare.

“Ci sarebbe tanto da poter raccontare ma ho un ricordo molto nitido di quel periodo. Eravamo a metà anni ottanta e ricordo una partita vinta a Napoli quando segnai 32 punti e per l’occasione venne anche Bianchini coach della nazionale a visionarmi. Dell’Agnello scherzò con me a fine partita dicendomi che ebbi fortuna a segnare tutti quei punti proprio quando in tribuna c’era Bianchini. Fu davvero una bella soddisfazione”.

Il derby di domenica però sarà totalmente diverso da quello degli anni d’oro.

“E’ uno sport che si è voluto dal punto di vista fisico ma giocatori come Oscar che all’epoca segnavano quaranta punti a partita oggi ne segnerebbero molti di più. Questo fa capire che difese come quelle di Tracuzzi non ci sono più. Oggi in campo volano, fisicamente sono autentici animali paragonati a noi degli anni ottanta-novanta. La speranza è che sia Caserta che Napoli possano ritrovarsi presto a giocare un derby in massima serie”.


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