‘Love is in the air’, al liceo ‘Quercia’ di Marcianise si celebra l’amore



Amore è quel sentimento che unisce, che fa provare emozioni tanto forti quanto irreparabili, è quel sentimento che fa volare alto e vedere le cose da una prospettiva migliore. L’amore fa crescere, maturare e ci fa stare bene…Un po’ come giocare a pallavolo. “Love is in the air” è la seconda edizione della manifestazione sportiva organizzata dal Volley Marcianise, in occasione della famigerata festa di San Valentino presso il liceo “Federico Quercia” di Marcianise. Occasione dove, oltre ai presenti: il  presidente del Volley Marcianise Pasquale Siciliano ,  Rosalba Varletta e alcuni atleti della serie B, la capitana della Nazionale Italiana   di sitting volley , Alessandra Vitale, il dirigente scolastico prof. Diamante Marotta, il prof. di educazione fisica Francesco Perrino e circa 50 ragazze/i, giovani pallavolisti del liceo, si è potuta respirare un’aria di unione, condivisione e vera passione, perché l’amore non unisce semplicemente due persone. Tante volte attraverso lo sport siamo riusciti a trasmettere ai ragazzi tematiche importanti sulle quali riflettere. In occasione della festa dell’amore, non si è voluto trasmettere ai ragazzi un qualcosa, ma rendere loro partecipi alla giornata attraverso l’amore per lo sport, forse l’amore più incondizionato e puro che esista, quell’amore che, mischiato alla passione, sa “formare” cuori meglio di qualunque altro. A tal proposito ho intervistato  Alessandra Vitale, grande pallavolista e grande Donna.

Cos’è l’amore per te e come, secondo te, i ragazzi lo vivono oggi?



Io, come madre, vivo l’amore attraverso i miei figli e noto che hanno delle esperienze da adolescenti che sono completamente diverse da come vivevamo noi l’amore alla loro età e vedo che effettivamente hanno una concezione molto particolare, forse anche un po’ distorta da quello che poi in realtà è il senso del sentimento. Io credo che un adulto debba veicolare questo modo di pensare e approcciarsi all’amore in maniera diversa rispetto a quello che adesso fanno i ragazzi.

Se dovessi fare un paragone tra l’amore oggi e l’amore vent’anni fa. Quali sarebbero le tue considerazioni?

Ecco, proprio perché adesso, rispetto a vent’anni fa, vedo che l’aspetto del sentimento è completamente diverso, consiglierei vivamente di lasciare i cellulari a casa e di vivere l’amore più direttamente e non aspettare magari quel messaggio che non arriva mai e quel like o quel cuoricino che non arriva perché tutto questo dà una percezione diversa di quello che invece poi è il sentimento vero che unisce due persone.

Che esempio può dare lo sport, come la pallavolo, nell’ambito dell’amore?

La pallavolo è uno sport d’amore perché se fai la pallavolo sei automaticamente una persona che mette passione in quello che fa , non è uno sport che purtroppo ha una grande visibilità come può essere un altro sport in Italia, come il calcio, per cui chi fa pallavolo ha già un amore e una passione innata perché mette il cuore in campo e la passione deve essere veramente tanta per poter giocare e per poter fare tanti sacrifici, in modo da riuscire in questa attività.

Ritieni opportuno sia necessario trovare un connubio tra amore e vita sociale o dedicarsi completamente all’amore?

No, bisogna trovare un connubio perché assolutamente la realizzazione dal punto di vista sociale è fondamentale e trovarlo attraverso l’amore è una strada. E’ cosa importante coltivare anche la vita sociale. Ritengo ci sia uno stretto legame tra quello che è l’amore che lega due persone innamorate e l’amore che invece c’è tra due persone che condividono ecco, la stessa passione.                                                                                                

Francesca Parretta


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