Striscioni, insulti e dura contestazione: è una Casertana senza identità ma Fontana (per ora) non si tocca



Mister Gaetano Fontana (Foto Giuseppe Scialla)

Viterbo doveva essere la svolta. Viterbo doveva essere il crocevia, lo spartiacque, il bivio di una stagione che stenta a decollare. E invece il ‘Rocchi’ ha certificato un’approssimazione di questa Casertana che non riesce proprio a trovare se stessa. Una squadra che stenta, non conclude e quando lo fa non è precisa. Giocatori strapagati che non riescono a fare il salto di qualità. Pubblico e ambiente depressi e come potrebbe essere altrimenti. Lo striscione esposto dal tifo organizzato è stato davvero emblematico: “Oltre il risultato Fontana Vattene” che fa il paio con quello esposto da un altro gruppo in settimana fuori i cancelli del Pinto. Poi cori, insulti e contestazione alla squadra ma anche ai calciatori. Nel calcio vince e perde il gruppo, è una regola non scritta ma sacrosanta. Tutti responsabili allora? Nel bene e nel male sì anche se ci sarebbe ancora tempo per rimediare perchè undici (o dieci se preferite e non credete nel Rende) sono recuperabili. La domanda però è la seguente: tutti gli scontri diretti fuori casa nel girone di ritorno eccezion fatta per la Juve Stabia. Una squadra che non sembra proprio cambiare passo e anche la società sembra sia rimasta scioccata da un avvio negativo. Ci si aspettava di avere almeno 6-8 punti in più. Le colpe del tecnico? All’inizio sono stati persi troppi punti con un modulo che nessun altro allenatore, per caratteristiche dei calciatori in rosa, avrebbe fatto. Poi ha rimediato proponendo il 4-3-1-2 ma con interpreti sbagliati. Zito e Vacca non sono in condizione (ieri il centrocampista ha giocato con una infiltrazione, lodevole da parte sua ma non è bastato essendo stato costretto a uscire). Padovan preferito costantemente a Floro Flores mentre Alfageme è diventato una riserva. Perchè? Perchè queste scelte? Perchè non provare a dare fiducia a uno come Alfageme che i colori rossoblù li ha tatuati sulle vene? Padovan ha bisogno di accumulare minuti e presenze per il discorso Juventus, ci sta, ma la stagione è lunga e l’attaccante avrà modo di ritagliarsi il proprio spazio. Qualche altro dovrebbe tirare il fiato. Per il momento, ma è mattina e la giornata è appena iniziata, il tecnico non rischia grosso. In fondo la serie positiva è stata allungata e c’è la Paganese all’orizzonte (ma occhio a non sottovalutare una squadra che mister De Sanzo ha rigenerato). Insomma chi vede tutto nero dovrebbe provare ad accendere una lampadina, quella stessa che deve accendere anche Fontana per non restare completamente al buio. Ora il mister deve tirare fuori dal cilindro qualcosa di grandioso perchè dopo la Paganese saremo a fine novembre e siamo già ad una distanza importante dalla vetta. La squadra ha i mezzi per riprendersi lo stiamo ripetendo praticamente da Rieti e Bisceglie, ma quando inizierà a farlo?

 



 

Lo striscione dei tifosi contro Fontana (Foto Giuseppe Scialla)

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