La Volalto 2.0 delude tutti e stecca all’esordio. Martignacco si impone 3-0



Partenza choc per la Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta. A Martignacco la VolAlto 2.0 non riesce a fermare la squadra avversaria ed è costretta ad arrendersi per 3-0. Coach Cristofani non ha giocato su Cella che in tanti casi non spingeva e la sua strategia non è piaciuta agli addetti ai lavori. Le rosanero non sono sembrate quasi mai in partita e dopo aver perso ai vantaggi il primo set non hanno avuto la forza di reagire e ribaltare il risultato. Una sconfitta che fa male ma che deve essere dimenticato il prima possibile. Bisogna subito ragionare sul prossimo match, con le calabresi di Soverato. Sarà la prima in casa, e non si potrà fallire davanti ai propri tifosi. E in questa settimana bisognerà studiare cosa cambiare subito, per dare un volto nuovo a tutto.
PRIMO SET. Partenza col freno a mano tirato per la Volalto 2.0 Caserta. Gennari trova subito due servizi vincenti per il 2-0 di Martignacco. Il primo punto delle rosanero di coach Luca Cristofani è della centrale Frigo che è anche il primo assoluto della storia di questa società. Ma per trovare il successivo bisogna arrivare al 6-2 di Melli dopo qualche piccolo passaggio a vuoto. Perez mette a segno il suo primo punto per il -2 (7-5). E il pari arriva a 9. Il sorpasso? Questione di secondi: muro di Frigo e +1 Volalto 2.0. Si va punto a punto fino al 19-17 per Martignacco che costringe l’allenatore casertano a richiamare le sue ragazze in panchina per un time-out. Perez si carica la squadra sulle spalle e stampa il 19 pari. Entra Maggipinto per Cella che non ha mai spinto e non comprendiamo il perché? Caserta trova anche un doppio vantaggio (21-23) quando l’attaccante friulana ‘spara’ fuori. Ma poi è black out: 3 punti di fila della Itas e il primo set point se lo conquista la squadra di casa. Viene annullato dalla Golden Tulip e si va ai vantaggi. Che però durano pochi secondi: muro sulla schiacciatrice rosanero e si gira campo (26-24) con Martignacco avanti 1-0.
SECONDO SET. Ti aspetti la reazione ma non arriva. Ancora punto a punto fino al 7 pari, poi ci pensa Caravello a regalare il primo doppio vantaggio alle sue (9-7). Cella in pipe trova il punto del pareggio a 11 ma Caserta non riesce mai a mettere la testa davanti. E quindi inizia a venire fuori anche il nervosismo. Le ricezioni non sono perfette e le attaccanti faticano: Martinuzzo fa lo show a muro per il 16-13. Lo svantaggio non diminuisce e sul 18-15 coach Cristofani vuole vederci chiaro e chiama time-out per parlare con le sue atlete. Il break friulano però non si ferma: altri tre punti delle padrone di casa ed è 21-15 quando Gennari mura Perez. Ormai il set è andato: Sunderlikova ferma la diagonale di Cella che non spinge. Perché? Ed è 24-18. Ben sei set point. Il primo è annullato, il secondo no. Martignacco avanti 2-0 (25-19).
TERZO SET. Ancora più a senso unico il terzo parziale. Basterebbe dire che Caserta non riesce mai ad andare in vantaggio. Sotto di due set la Golden Tulip non riesce ad accelerare ed anzi va subito sotto 3-0. La fast out di Repice regala il +4 alla Itas Città Fiera (9-5) mentre l’ace di Gennari permette a Martignacco di avere ancora quattro lunghezze di distacco sulle avversarie. Caserta va sul -3 (13-10) col primo tempo di Frigo ma poi si spegne la lampadina e la squadra di Mazzotti dilaga fino al 17-10. A questo punto fuori Cella ma troppo tardi, il Taraflex già aveva condannato le scelte sbagliate di Coach Cristofani, spazio a Giugovaz che subito ha il braccio caldo e sigla il 17-11. Ma è un fuoco di paglia: il divario resta sempre troppo ampio. Sunderlikova mura Cella e regala il 24-17. Ci sono ben 7 match point. Ne basta uno solo: ricezione sbagliata e tocco a rete della palleggiatrice friulana che sorprende la difesa casertana e stampa il 25-17 che fa esplodere di gioia il palazzetto. Partita da dimenticare per la Volalto 2.0 Caserta. Bisogna subito pensare alla prossima gara, ma non vogliamo metterci nei panni del Presidente, dopo tutti i sacrifici fatti, subire una mortificazione di questo livello è grave. Però il pallone è rotondo, perciò affascina anche per questo!!




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