ALLA SCOPERTA DEL RIETI. Un melting pot in stile Udinese con dieci nazionalità ed il presidente che Gattuso…



Una formazione del Rieti e Gennaro Gattuso (foto Getty Images)

CASERTA – Prendere come modello il sistema Udinese e trapiantarlo in Serie C. Senza peli sulla lingua, Malù Mpansikatu ha svelato il suo progetto al momento dell’investitura di direttore sportivo del Rieti. Ed in circa due mesi, l’obiettivo si è trasformato in realtà con oltre dieci nazionalità presenti nello spogliatoio: un melting pot di culture calcistiche profondamente differenti ma che la nuova società spera possa condurre ad ottenere importanti traguardi. Sconosciuti al calcio italiano che poi possano essere venduti in Italia ed all’estero per far crescere il Rieti. L’inizio non è stato soddisfacente, infatti gli amarantocelesti hanno perso col punteggio di 2-0 a Matera, per cui oggi proveranno a dare del filo da torcere alla corazzata del girone C, la Casertana, nel match in programma alle 20.30 allo stadio “Centro d’Italia-Manlio Scopigno” di Rieti, purtroppo funestato dalla disposizione a porte chiuse per problematiche dell’impianto. Come progetto è accattivante ma il pericolo di tramutare tutto in un flop è dietro l’angolo, perché i calciatori sono giovanissimi (media di poco più di ventidue anni) e devono ambientarsi in un campionato che quasi tutti non hanno mai disputato prima.

NUOVO STAFF. Che sia una realtà multiculturale ce se ne accorge partendo dalla poltrona più importante. Da pochi mesi, infatti, il presidente del Rieti è il greco Manthos Poulinakis, proprietario dell’85% delle quote mentre Riccardo Curci detiene il 15%. Imprenditore nel commercio della frutta, è già conosciuto al mondo dello sport per aver presieduto l’Ofi Creta dal 2012 al 2014. E fu lui nel 2014 ad affidare la panchina della splendida isola ad un esordiente Gennaro Gattuso: esperienza che durò poco per l’attuale trainer del Milan in Serie A prima del fallimento della società a causa dell’austerity imposto dallo Stato greco. Poulinakis ha voluto fortemente nello staff il ds congolese ma residente a Cuneo sin da bambino Malù Mpasinkatu, ex dirigente del Congo, dell’Al Ittihad Tripoli e del Catanzaro, conosciuto anche il primo ds africano in Italia ed opinionista televisivo di Sportitalia. Ed allenatore è il portoghese Ricardo Cheu, che vanta più di 140 panchine da allenatore professionista. Ha già allenato diverse squadre della seconda Lega portoghese come Académico de Viseu, Freamunde e União da Madeira e nella stagione 2014/15, all’età di appena 33 anni, ha fatto il suo esordio nella serie A portoghese col Penafiel.



Malù Mpasinkatu

PROGETTO MULTICULTURALE. Della squadra che la passata stagione ha vinto il girone G di Serie D con 75 punti, con 5 lunghezze di distacco sull’Albalonga, ha rinnovato solo un calciatore, Matteo Cericola, esterno offensivo classe ’96 cresciuto nel Lanciano ed ex San Cesareo e Teramo. Per il resto tutti volti nuovi, con atleti arrivati dalle parti più disparate del pianeta. Tra i pali l’allenatore Cheu ha chiesto il portiere portoghese classe ‘93 Josè Chastre, avuto con sé l’anno scorso al Madeira, che si è formato con il Porto, prima di vivere esperienza in Segunda Liga con Leixoes e Famalicao. Il secondo è il portiere classe ‘96 Davide Costa, di proprietà dell’Inter nell’ultima stagione a Bassano. Nel reparto arretrato hanno firmato Cécé Pepe Frank, francese classe ’96 cresciuto nel Paris Saint Germain ed ex Olympique Marsiglia e Zirka (Ucraina), Gerasimos Papangelis, terzino sinistro greco classe 1997 ex Gs Kallithea (serie B greca) ed Asteras Tripoli, Jens Janse, olandese classe ‘86 ex VVV Venlo e Ternana, Nicolò Gigli, italiano classe ’96 ex Ternana e Matera, Giancarlo Gallifuoco, australiano classe ’94 che ha giocato con il Tottenham Under 21, il Torquay United ed il Dover. Un discorso a parte lo merita Tomas Dabo, terzino porto-guineano classe ‘93 che ha già compiuto un record. L’ex atleta di FC Metaglobus Bukarest, Braga e Farense, è il primo calciatore rietano che è stato convocato dalla nazionale guineana contro il Mozambico, in 82 anni di storia.

DA TUTTO IL MONDO. A centrocampo sono stati ufficializzati Giuseppe Palma, italiano classe ’94 scuola Napoli, l’ultimo anno al Mantova in D, Fabio Maistro, italiano classe ‘98 cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Fiorentina e convocato in prima squadra (14 dicembre 2016) in occasione di Fiorentina-Genoa, quando l’allora tecnico gigliato Paulo Sousa lo inserì nella lista dei 23, Boubakary Diarra, francese classe ’93 partito dal Torino ex Bra e Tondela, Marlon Lukinga, belga classe ’98 ex Royal Excel Mouscron e Brugge. Tra gli esterni Cosimo La Ferrara, italiano classe ’98, cresciuto nel Milan al fianco di Patrick Cutrone ed ex Varese, e Simone Di Domenicantonio, italiano classe ‘97 mancino cresciuto calcisticamente nella Nuova Tor Tre Teste e nel Savio che nell’estate del 2016 viene richiesto dall’ex difensore della Lazio, Paolo Negro alla Voluntas Spoleto (Eccellenza umbra). Lì Di Domenicantonio oltre a collezionare 27 presenze e 10 gol, viene premiato come il miglior giovane di tutta l’Eccellenza umbra. Lo scorso anno è stata, invece, una stagione vissuta tra Spoleto e Angelana: 25 presenze totali e 8 gol. Ora il grande salto nel calcio professionistico con il Rieti.

SQUADRA MOLTO GIOVANE. Multiculturale anche l’attacco con Nikolay Todorov, principale bocca di fuoco del team, bulgaro classe ’96 nelle ultime stagioni nelle leghe minori inglesi con Nottingham Forest, Worcester City, Helem Hempstead, Cowdenbeath, Livingston, Queen of the South e convocato per tre volte dalla Nazionale Under 21 bulgara, Thomas Vasiliou, veloce attaccante greco classe ‘94 ex Atromitros (Super League) ed Olympia Praga in Serie C della Repubblica Ceca, Giovanni Dossè Kean, italo-ivoriano classe ’93 fratello del più celebre Moise Kean talento classe 2000 in forza alla Juventus ed ex Asti, Vado Ligure, Giulianova, Sancataldese e Roccella, quest’ultimo allenato lo scorso anno da Giampà, ex calciatore di Pescara e Messina, Vincenzo Tommasone, italiano classe ’95 ex Paganese e Santarcangelo ed infine Mattia Paparelli, italiano classe ’93, proveniente dal Sangimignano tra i dilettanti. Tanti giovani per un club che tenterà in tutti i modi di salvarsi, ma per cui c’è il serio rischio di fare un flop. Sta alla squadra dare il meglio di sé per confermare le aspettative e mettersi in mostra in Italia per poi spiccare il volo. Sta di fatto che stasera tra Rieti e Casertana c’è una vasta differenza di età e del valore dell’organico, che i rossoblu faranno di tutto per confermare sul campo per continuare la marcia vincente.

 


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