Ricomincio da ‘Ornella…’ Sarà la volta buona?



Ornella e Gianfranco Maggiò

Il ‘nuovo’ sogno #bianconero, riparte da un futuro ‘passato’.
Proprio così: la “Nuova Speranza”, per il basket casertano, ricomincia proprio da loro. Due volti noti: Gianfranco e l’indimenticata Ornella Maggiò. Ma non solo loro due…
Il neonato Club Ornella Maggiò, ha tra le sue fila anche volti (quasi) nuovi, ma ben lungi dalle drammatiche vicende del nostro (tragico) recente passato. Mi riferisco a:
-il prof. Pasquale Palmieri;
-il sindaco di Molinara Giuseppe Addabbo;
-l’avvocato Emilio Tucci, ed altri ancora.

Con la benedizione del Presidentissimo Gianfranco Maggiò, due sono gli obiettivi (ambiziosi) che l’associazione intende raggiungere:
-rilevare le quote attualmente detenute dal patròn Iavazzi;
-sostenere, economicamente, il neo sodalizio Sporting Club Juvecaserta in maniera duratura, attraverso la partecipazione diretta dei tifosi mediante una formula di distribuzione di quote. Una mia vecchia idea, recentemente sperimentata già dall’assoc. Io sto con la Juvecaserta, con parziale successo.



Perché, diciamocelo chiaramente: se è vero che “[…] La Juve Caserta non è dei #Maggiò, ma è dei casertani…” (Giovanni Maggiò docet), è altrettanto vero che -nelle ultime parole della conferenza dello storico Presidente- il senso della citazione sottende un DIRETTO coinvolgimento (economico) della platea di tifosi. Ciascuno nella misura che può sopportare.
Insomma: poche chiacchiere, apriamo i portafogli!
L’ostacolo più difficile da superare, al netto di fiducia e consenso, sarà convincere i casertani a cacciare i soldi.
Come persuadere sponsor ed aziende a partecipare in via continuativa? Quali azioni concrete intraprendere?
Importante sarà riuscire a creare sinergie tra aziende e tifosi (consumatori). In poche parole si dovrà fare “rete”, ancorché canestro. Ed io, nel mio piccolo, due indicazioni le ho date:
-avviare le procedure per il 5xmille;
-“stimolare” l’incontro tra tifosi ed aziende con incentivi.

La parola, adesso, passa a chi ha avviato questa “start-up”.
Ma passa anche per i casertani e, soprattutto, per le mani di iavazzi, perché è lui a possedere questo giocattolo.
Riusciranno i nostri eroi a strapparglielo?

Carmine Covino


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