27 anni fa si coronava il sogno rossoblù: auguri Casertana. Luca Bucci: “Annata indimenticabile”. Suppa: “Battemmo il Palermo e capì che potevamo farcela”



La festa per la B nel 1991

Rieccoci. E’ passato un altro anno e il 2 giugno per tutti i tifosi della Casertana è una data speciale. In questa data, 27 anni fa, i rossoblù volavano in serie B dopo aver battuto 3-0 il Monopoli. Una promozione attesa voluta e cercata a tutti i costi da dirigenti, allenatore e calciatori. Di seguito vi riportiamo le testimonianze di Luca Bucci e Pasquale Suppa intervenuti in diretta a Radiocasertanuova.

Una città in festa, inebriata di gioia anche grazie all’effetto Phonola campione d’Italia. Un anno magico per Caserta e per i casertani. Ma anche per Luca Bucci che a Caserta ha iniziato la sua grande carriera. Il Pinto è stato il suo trampolino di lancio prima di approdare in A. L’ex portiere oggi preparatore del Bologna, è intervenuto telefonicamente ad ‘Alè Casertana’ per ricordare quel ’90-’91 culminato con la promozione in cadetteria. “Ricordo Caserta con affetto, quei tifosi e quell’impresa che sembrava avere addirittura qualcosa di magico. Fu l’inizio della mia carriera e sono stato davvero onorato di aver indossato quei colori. Fu una cavalcata strepitosa al termine di un girone di ritorno in cui non perdemmo neppure una gara. Il 2 giugno del ’91 è una data che ricordo con grande affetto perché vincemmo col Monopoli davanti a diecimila persone, forse anche di più. Non c’era posto per uno spillo e facemmo un’impresa eccezionale”.



Luca Bucci

Eppure quell’anno anche per Bucci non iniziò nel migliore dei modi: “Io debuttai a Catania quando Lombardi esordì sulla panchina al posto di Mario Russo. Perdemmo a Sassari e in casa con il Perugia. Arrivò il mio momento in Sicilia. Presi fiducia così come tutto l’ambiente che iniziò ad apprezzarmi”. Riuscì a scalzare uno come Grudina che aveva trascorsi importanti anche in A. Essendo molto più esperto sembrava essere il portiere titolare, ma il mister continuò a puntare su di me e francamente non avvertì questo peso nonostante fosse il ruolo più infame che c’è nel calcio”.

Tanti ricordi, tutti belli di quella stagione. Ma se dovesse scegliere una partita in particolare?

“Ce ne sono state tante ma la vittoria sul Palermo il sabato di Pasqua resterà indelebile. Fu quella che ci diede la spinta decisiva per la serie B”.

 

Pasquale Suppa

Un’altra colonna di quella Casertana è stato Pasquale Suppa. Cresciuto proprio calcisticamente con i falchetti, il centrocampista ha un posto speciale nel cuore dei tifosi. “Devo dire grazie a Caserta perché mi sono fatto conoscere vincendo poi tre campionati di B e debuttando in serie A. Sarò sempre grato ai rossoblù per l’opportunità che mi hanno dato e con quei colori ho un rapporto davvero forte. Ho avuto la fortuna di vivere gli anni migliori dall’84 al ’92. La promozione in B? Non partimmo bene e chiudemmo il girone di andata nelle retrovie. Poi iniziammo a risalire e fu un’ascesa incredibile. Quando battemmo il Palermo mi resi conto che avremmo davvero potuto farcela. Ebbi la percezione di non essere inferiore a nessuno. Avevamo la qualità per giocarci la promozione fino alla fine e riuscimmo addirittura a chiudere davanti allo stesso Palermo. Un risultato eccezionale per tutti noi, per la città per quella dirigenza sempre attenta e molto vicina a noi calciatori. Spero davvero che un giorno Caserta possa riassaporare quelle emozioni”.


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