Casertana, D’Agostino guarda avanti: “Centrati gli obiettivi prefissati, regolamento playoff sbagliato. Tante richieste per i nostri calciatori e D’Angelo…”



Il presidente della Casertana Giuseppe D’Agostino (Foto Giuseppe Scialla)

Tempo di bilanci in casa Casertana. Il presidente Giuseppe D’Agostino, in una intervista rilasciata a Riccardo Marocco del Mattino tira le somme e parla di futuro: «Un bilancio per me positivo – dice il presidente Giuseppe D’Agostino – anche perché in linea con quelli che erano i nostri obiettivi secondo, soprattutto, quelle che erano le nostre possibilità. Del resto, abbiamo migliorato la posizione al termine della stagione regolare e siamo andati avanti fino al secondo turno dei play off, dai quali siamo usciti in maniera beffarda». Proprio sui play off con particolare riferimento al regolamento che li disciplina, lo stesso D’Agostino si mostra decisamente critico. «Sinceramente, non capisco con quale criterio – dice il patron rossoblù – sia stato formulato il regolamento di questi play off, proprio perché eccessivamente favorevole alle squadre meglio piazzatesi al termine della stagione regolare. A mio parere, per queste squadre bastava già il fattore campo dalla propria parte come beneficio derivante dal miglior piazzamento ottenuto. Poter contare su due risultati su tre, invece, mi è parso davvero eccessivo. Al turno successivo dovrebbe passare la squadra più forte, cioè quella che sul campo avrebbe dimostrato la propria superiorità, anche attraverso i calci di rigore, formula ormai usata dappertutto. Ma passare il turno anche con un semplice pareggio, a parer mio non è giusto, oltre che penalizzante per l’ostacolo».

Il presidente D’Agostino (Foto Giuseppe Scialla)

Cosenza, però, fa parte del passato e per la Casertana è tempo di guardare al futuro. Ci s’interroga, in particolare, se l’ormai nota sanzione irrogata dalla Guardia di Finanza a seguito di accertamenti sulle precedenti gestioni del club, possa in qualche modo influire su quelle che saranno le scelte e i programmi della prossima stagione. «Stiamo aspettando nuovi sviluppi – dice D’Agostino – e tra una settimana renderemo pubblica ogni cosa inerente questa vicenda. Ad ogni modo, sul progetto futuro della Casertana questa vicenda avrà chiaramente il suo peso. Del resto, con quest’ultimo episodio, la situazione debitoria della società ammonta a poco più di un paio di milioni di euro, pagabili in due-tre anni. A ciò, ovviamente, dovremo aggiungere le spese di gestione per la prossima stagione agonistica. Insomma, la situazione è delicata, purtroppo non causata da parte nostra. Con ciò, però, non voglio creare allarmismi di sorta. La società va avanti, anche se è chiaro che dovrà farlo anche tenendo conto di tutte le situazioni venutesi a creare. Ci metteremo a tavolino e pianificheremo tutte le strategie da adottare per andare avanti nel migliore dei modi». Sul futuro prettamente calcistico della Casertana, invece, il primo nodo d sciogliere è quello relativo all’allenatore, se anche per l’anno prossimo sulla panchina rossoblù siederà ancora Luca D’Angelo oppure se si prenderà un’altra strada. «A D’Angelo, già a stagione in corso, in più di un’occasione avevamo proposto il rinnovo – dice D’Agostino – ma lui stesso ha preferito prendere tempo. Ci siamo lasciati che ci saremmo comunque rivisti. Poi è chiaro che ognuna delle parti farà le proprie valutazioni in base a quelle che saranno le rispettive richieste in merito». Discorso allo stato embrionale anche per quanto riguarda l’organico. «Per tutti i componenti della rosa, e per tutti intendo l’intero organico – prosegue D’Agostino – ci sono pervenute delle richieste. Per il solo Finizio, da molti ingiustamente criticato per mesi, mi sono arrivate sei richieste da parte di altri club. L’ottimo girone di ritorno che la squadra ha disputato ha inevitabilmente accresciuto il suo valore, per cui non è facile trattenere un giocatore se per questi giunge l’interesse di una società importante, magari anche con offerte economiche superiori». Confermato anche lo staff dirigenziale, anche se «anche per loro – termina D’Agostino – sono arrivate proposte da parte di altre società».




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