Dal paradiso all’inferno, il doppio salto all’indietro dell’Hermes Casagiove



La festa dell'Hermes CasagiovePer il calcio casertano sabato è stata una giornata dolce-amara, l’Albanova del presidente Zippo ha conquistato la promozione nel massimo campionato regionale, ma l’8-0 ha condannato alla retrocessione l’Hermes Casagiove. La squadra giallorossa del presidente Angelo Rispoli ha visto svanire l’ultima flebile speranza della salvezza a causa della sconfitta a Casal di Principe e grazie al contemporaneo pareggio fuori casa del Casamarciano penultimo in classifica, l’Hermes compie il doppio salto all’indietro, è stata una stagione, purtroppo la seconda, totalmente da dimenticare per i tifosi giallorossi.

Il destino. Per uno strano scherzo del destino, la gara di sabato sembrava il passaggio di consegne tra una nuova casertana che vince il campionato di Promozione ed approda l’Eccellenza contro l’ultima casertana che nella stagione 2013-2014 era riuscita nell’impresa. In quell’occasione l’Hermes Casagiove vinse il campionato con Sessana ed Ortese che completarono il podio tutto casertano, una fantastica stagione quella dei giallorossi conclusasi il nove aprile 2014. Era un mercoledì, un turno infrasettimanale dal sapore amaro poichè nella serata antecedente l’indimenticabile Giuseppe Feola, calciatore del Real San Felice a Cancello ed ex calciatore giallorosso, fu protagonista di un bruttissimo incidente che da lì a pochi giorni costò la vita al giovane centrocampista. E quel Real San Felice a Cancello – Hermes Casagiove fu solo l’epilogo sportivo di una strana stagione e quei novanta minuti volarono via veloci, l’esultanza composta a fine gara segnò la vittoria più bella del calcio giallorosso e casertano.



La preghiera a fine partita dell'Hermes (foto Domenico Vastante)La prima volta. L’Hermes nella stagione successiva si affaccia per la prima volta nella sua storia in Eccellenza, sembra la “Cenerentola” destinata ad una facile retrocessione. Il condizionale doveva esser d’obbligo ad inizio stagione poichè l’impresa, il miracolo sportivo, successo il 3 maggio 2015 rappresenta una delle parentesi più belle del calcio casertano e della solidissima società dell’era Corsale. L’Hermes doveva vincere sull’Isola di Procida, i biancorossi avevano due risultati su tre a favore, ma il rigore al minuto 17′ di Vincenzo Russo, una strenua difesa in nove uomini, due rigori sbagliati dall’attaccante Lorenzo Costagliola del Procida ed un Tommaso Merola versione Superman regalano una storica salvezza a tutta la città di Casagiove. Nella seconda stagione l’Hermes riesce con molta più tranquillità e qualche coronaria in meno saltata regalano una placida salvezza alla società giallorossa, ma nel terzo anno di Eccellenza una serie di cambi societari e tecnici compromettono la stagione. La cessione del titolo nel mese di dicembre dalla famiglia Corsale ad Angelo Rispoli non dà i frutti sperati e l’Hermes, fanalino di coda del campionato, retrocede con quattro giornate d’anticipo con la sconfitta in casa col San Giorgio, bye bye Eccellenza.

Doppio salto. Ad inizio stagione l’Hermes presenta domanda di ripescaggio in Eccellenza, ma per maggior punti ottenuti nella Coppa Disciplina è la Virtus Volla a beneficiare dell’unico posto vacante nel massimo campionato regionale. Ed allora l’Hermes affronta con un piglio diverso il campionato di Promozione, una serie incredibile di risultati negativi, nonostante tanti giovani promettenti, compromettono la stagione e sabato 7 aprile, con il già detto passaggio di consegne, ufficializza la retrocessione dell’Hermes Casagiove. Dal bunker del piccolo impianto casagiovese passando per il “Comunale” di Curti, dall’era d’oro della famiglia Corsale all’inconsistenza del progetto della nuova proprietà, l’Eccellenza e poi la Promozione hanno perso una grande società che ha sempre messo al primo posto il fair-play. Che sia solamente un “Arrivederci” Hermes!


error: Content is protected !!
P