Doccia gelata sulla Campania: rischiano di saltare le Universiadi a Napoli, addio restyling del Pinto?



Il campanello d’allarme è suonato e c’è il rischio che non si fermerà. Anzi ogni settimana diventa sempre più forte, assordante. E’ quanto emerge dalle parole del commissario straordinario Latella in una intervista rilasciata al Mattino.

Universiadi a rischio. E nella migliore delle ipotesi saranno ridimensionate. A lanciare l’allarme è il commissario straordinario Luisa Latella, intervenuta ieri mattina alla commissione comunale congiunta Universiadi e Sport. «Il punto di rottura per decidere se le Universiadi di Napoli2019 si faranno o no, me lo sono programmato per l’estate di quest’anno, tra luglio e agosto – ha spiegato – Anche la Federazione internazionale ha un punto di rottura e ad un certo punto decideranno se le Universiadi si possono o non si possono fare, se dovessero mancare determinate condizioni». Il rischio dunque è reale e i ritardi che si stanno accumulando non aiutano. Nel caso in cui dovesse saltare la competizione cosa accadrebbe? «Non ci sono penali da pagare – ha chiarito Latella – ma non voglio par- lare di questo, il nostro obiettivo è riuscire ad organizzare le Universiadi, anche se sappiamo che dobbiamo ridimensionarle. E stiamo lavorando su questo». Agosto diventa dunque il mese del dentro o fuori. «Faremo per quelle date una valutazione complessiva dello stato dell’arte insieme alla Fisu e alla Regione Campania per capire se le Universiadi si svolgeranno a Napoli e in Campania» ha rimarcato Latella, ricordando la necessità di indire quanto prima i bandi per la ristrutturazione dei 63 impianti sportivi nei 24 Comuni coinvolti.



Ovviamente se dovessero saltare o essere ridimensionate le Universiadi, si innescherebbe un meccanismo a catena che rischia di tagliare fuori determinate città. Tutti i fondi stanziati per i vari comuni (Caserta, Benevento e Salerno) potrebbero essere dirottati sulle strutture partenopee in cui si svolgeranno la maggior parte delle discipline sportive. Bisognerà capire tra quattro mesi se i lavori nel capoluogo campano saranno iniziati. In caso contrario difficilmente lo stadio Pinto potrà rifarsi il look.


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