Aversa, il dg Filosa risponde ai suoi detrattori: “Sono abituato a metterci la faccia e andare avanti fiero per la mia strada. Sono convinto che ci salveremo”. E intanto con la gestione Corvino la Normanna è 7^



Paolo Filosa dg dell’Aversa

Nelle ultime ore il direttore generale dell’Aversa Normanna Paolo Filosa è stato tirato in ballo dal presidente Spezzaferri. Il diretto interessato chiarisce alcuni concetti fondamentali: “Sinceramente voglio stare sereno e tranquillo e sto provando a non interessarmi delle vicende societarie. Però poi quando vengo chiamato in causa sono costretto a rispondere. Chi mi conosce sa che sono abituato a metterci sempre la faccia su quello che faccio e dico. Fiero di essere il direttore di questa squadra, dell’Aversa Normanna e soprattutto sono fiero di essere al fianco del dottore Corvino. E’ lui che mi ha voluto e sto facendo di tutto per non deluderlo. La sconfitta con la Frattese non è certo colpa della situazione societaria perché ho sempre cercato di tenerla lontano da vicende extra campo. La squadra ha avuto semplicemente un calo mentale e abbiamo perso. Ho chiesto scusa ai tifosi perché domenica abbiamo fatto ridere e le persone che vengono allo stadio meritano rispetto. I tifosi poi non devono certo essere convocati perché non sono un oggetto, ma bisogna andarci a parlare esattamente come faccio io. Comunque nulla è perduto perchè c’è ancora possibilità di evitare gli spareggi e sono convinto che non perderemo la categoria. Francamente mi è dispiaciuto molto che ai ragazzi non è stato mai detto grazie dopo le vittorie sull’Altamura, dopo Torre del Greco e dopo Molfetta. Adesso invece si pone l’accento su una sconfitta che può capitare.

Vorrei inoltre ricordare che a dicembre ho ereditato una squadra con appena sei punti e adesso stiamo provando a salvarci possibilmente senza passare per i playout. Non voglio entrare in merito a vicende dirigenziali o tirare in ballo altre persone ma ribadisco che sto facendo il possibile per raddrizzare una barca che stava affondando. Giù le mani dalla squadra, giù le mani dai miei calciatori. Tre mesi fa eravamo retrocessi, adesso siamo vivi grazie anche ai tifosi con cui ho un grandissimo rapporto. Mi auguro che sia l’ultima volta che il sottoscritto debba ribadire tali concetti”.



A questo punto è giusto, da parte nostra, rafforzare anche il concetto. Si è detto che Corvino ha portato solo tre giocatori all’Aversa (Varriale, Pezzella e Maiellaro)? Evidentemente qualcuno non ha fatto bene i calcoli.

Oltre ai Varriale Pezzella, Moretta, Maiellaro e Gala, il direttore Paolo Filosa, voluto fortemente dallo stesso Corvino, ha portato Scognamiglio grazie ai buoni rapporti con il Campobasso, l’ex Lega Pro Ventola. E ancora il talentuoso Sonny Qehajaj in prestito dalla Casertana. Inoltre a dicembre sono arrivati Giacobbe, Platone e Romano tutti portati dal duo Corvino-Filosa. Nel girone di ritorno i granata sono settimi in classifica quindi hanno un rendimento ben diverso da quello disastroso dell’andata. Insomma si sta cercando di gettare ombre sull’operato di chi (Corvino e Filosa) sta provando faticosamente a mettere pezze su un vestito lacerato. Ma i tifosi lo sanno e stanno tutti dalla parte di Corvino. Ora bisogna salvare la serie D, poi ci sarà tempo e luogo per incontrarsi e capire se è il caso o meno andare avanti insieme. Certo è che senza l’avvento di Corvino la Normanna avrebbe forse meno punti dell’ormai retrocesso Molfetta.


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