E’ un ‘annus horribilis’ per la Volalto. Spogliatoio in rivolta e il capitano adesso finisce sulla graticola



Barone in ricezione

Una desolante ultima posizione in classifica (appena 3 vittorie e 22 sconfitte) e gli allenatori che non riescono a trovare la giusta quadra in un gruppo che, giorno dopo giorno, sembra anche essere sempre più spaccato. Quello che viene fuori, in questo momento, è un dato eloquente: la VolAlto Caserta da anni non riesce più ad essere competitiva ma nonostante tutti gli anni cambino, puntualmente, tutte le atlete e spesso anche tecnici e dirigenti, solamente una ragazza resta sempre al proprio posto: Federica Barone. La 27enne libero della Golden Tulip ha, probabilmente, una fortuna: essere la figlia dell’ormai ex presidente Agostino Barone, preside dei Salesiani che grazie al ruolo di numero uno della società rosanero ha avuto, in passato, sicuramente più benefici che ‘danni’. Ma adesso sta venendo fuori un qualcosa che fino ad oggi non era emerso: lo spogliatoio rischia di scoppiare per le continue lamentele di Barone. La 27enne, ‘forte’ della presenza del papà in società e del suo essere ‘capitano’ e figlia di Caserta, sembra poter fare tutto sia in campo che nello spogliatoio e i continui litigi con alcune compagne di squadre adesso stanno venendo fuori e stanno facendo capire anche perché i risultati stanno tardando ad arrivare. C’è uno spogliatoio spaccato e le più giovani (alcune hanno 18 anni) spesso sono arrivate alle lacrime per il nervosismo e per la mancanza di un aspetto fondamentale nello sport, come quello del ‘gruppo’. Che la Barone fosse intoccabile lo si era capito già in estate: la VolAlto Caserta nonostante un terzultimo posto tutt’altro che soddisfacente puntò su un libero. Indovinate chi era. Quello che poi accadde dopo, con gli addii degli ex dirigenti, è storia nota ma adesso c’è da salvare una stagione: la presidenza è cambiata e a guidare la VolAlto non è più Barone. Federica è una giocatrice come le altre e l’esperienza non deve essere ‘confusa’ con il comando. Adesso c’è una filosofia seria: chi sbaglia, in campo e fuori, deve capire che non è intoccabile. Le cose sono cambiate…




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