Casertana in crisi come nell’87, Ivano Giordano: “Vi dico come uscimmo da quel tunnel”



Ivano Giordano

Trent’anni dopo la storia si ripete. La Casertana si ritrova inspiegabilmente penultima in classifica, esattamente come la stagione ’87-’88 (C1) quando i rossoblù avrebbero dovuto lottare per vincere e invece si salvarono nelle ultimissime giornate. Campionati ed epoche diverse, ma problemi simili. Uno dei protagonisti fu Ivano Giordano che a distanza di tanti anni ricorda con estrema lucidità quella sciagurata stagione.

«Eravamo stati costruiti per stravincere il campionato – ha detto al Mattino – ma le cose non andarono così. Avevamo difficoltà in ogni settore, eppure la rosa era tra le più competitive e forti del girone. La classifica parlava chiaro, eravamo staccatissimi dalle pretendenti alla promozione ma cosa ancora più grave ci ritrovammo a lottare per la salvezza».



Obiettivo raggiunto quasi in extremis, ma in che modo?

«Diventammo un corpo unico, giocatori più esperti che aiutavano i più giovani anche se all’epoca chi non aveva esperienza difficilmente metteva piede in campo. Dovemmo accettare le critiche di tifosi e stampa, ma andammo avanti per la nostra strada cercando di dare il meglio domenica dopo domenica e alla fine centrammo il traguardo».

Decisivo l’intervento della dirigenza dell’epoca. Ma questa Casertana riuscirà a farcela?

«Il presidente Cuccaro ci trattava un po’ col bastone e un po’carota perché in fin dei conti era un grande tifoso della Casertana. Capì, dopo un colloquio, che le cose stavano andando in un certo modo e diventammo ancora più uniti. Se ne fece una ragione accettando di dover lottare solo per la salvezza. Francamente spero che questa Casertana si possa riprendere perché ha i giocatori giusti per risalire. Sicuramente si interverrà sul mercato a gennaio, ma fino a quella data tutti compatti con la speranza di raccogliere il maggior numero di punti».

 Dall’alto della tua esperienza, che consiglio ti senti di dare ai calciatori: «Devono remare tutti nella stessa direzione, devono correre e dare il massimo in mezzo al campo. Non si vince solo con i nomi, serve umiltà e tanta fame di vittoria. Le maggiori difficoltà questa Casertana le ha incontrate in casa e devono superare questo blocco più che altro psicologico. Hanno le carte in regola per riprendersi già a cominciare da domenica contro il Matera».


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