Aversa il mercato non è finito e il presidente Corvino carica l’ambiente: “Arriveranno due pedine importanti e se la sfortuna ci lascerà in pace…”



Pasquale Corvino

L’arrivo di Ventola e Passariello non ha affatto chiuso il mercato dell’Aversa Normanna. Anzi il presidente Corvino, in una intervista rilasciataci, tocca vari argomenti. Rinforzi, sfortuna e la salvezza. Ecco quanto dichiarato. “Sono sempre convinto del fatto che la nostra rosa è un ottimo mix di esperti e giovani che hanno esperienze in Lega Pro e ora fanno parte dell’Aversa. A tutto questo ci aggiungiamo un gruppo under di grosso valore; basti pensare che tre nostri calciatori (Ritieni, Giordano e Gargiulo) sono stati convocati per la selezione del torneo di Viareggio. All’improvviso la squadra non può aver dimenticato come si gioca a calcio. Certo, ci sono fattori che non si possono trascurare: aver cambiato il tecnico dopo sei giornate, due partite perse al novantesimo e al novantaquattresimo, una pareggiata su rigore al 95’, otto giornate di squalifica più assenze e infortuni continui. Inoltre tre rigori contro e nessuno a favore, non possono certo essere una giustificazione, ma dimostrano che in questo girone di andata sta procedendo tutto storto perché forse una o due volte solo siamo stati in grado di mettere in campo la squadra al completo. Queste non devono essere delle giustificazioni poiché i calciatori che vanno in campo hanno il dovere di impegnarsi al massimo e metterci il massimo della grinta consapevoli del fatto che non si vive di successi passati o ricordi, ma in questa categoria bisogna integrarsi prima mentalmente e poi fisicamente. Quindi combattere domenica dopo domenica. Abbiamo ritenuto opportuno, dopo sollecitazioni, di rafforzare ancora di più la rosa e abbiamo dato mandato a Caso e Filosa di cercare di trovare il meglio in circolazione per poterla rendere ancora più competitiva. Abbiamo preso Giacobbe, Ventola e Passariello che come la maggior parte degli altri vengono da esperienze professionistiche e ci attiveremo per prendere al più presto altri due elementi di indubbio valore per poter ancora essere più tranquilli. Anche se è difficile perché chi ha i buoni calciatori non li lascia liberi. Nessun calciatore andrà via ma questi cinque-sei elementi nuovi aumenteranno la concorrenza e chi non merita vuole dire che andrà in panchina o in tribuna. Più di questo non è stato possibile fare poiché in questo progetto ci abbiamo messo l’anima oltre l’aspetto economico, ma purtroppo in campo non ci vado né io né Caso, né Filosa, né Marasco ma i calciatori. Purtroppo anche se forse non sono preparati a giocare e combattere in una squadra penultima in classifica, devono rimboccarsi le maniche e con grande umiltà cercare di risalire. Anche perchè la classifica è corta e la salvezza è appena a tre punti. Se a tutto questo ci aggiungiamo gli scontri diretti che avremo al ritorno tutti in casa e se la sfortuna ci lascia in pace, penso che potremmo riprenderci nel migliore dei modi. Non esiste contrapposizione all’interno della squadra o tra la dirigenza e qualche calciatore, ma sono tutte dicerie montate ad arte che non sono assolutamente vere. Per cui al più presto i nostri direttori oltre questi tre elementi sanno bene e hanno avuto mandato di integrare tutto con altri due calciatori di grosso spessore in modo da chiudere il cerchio e avere la coscienza a posto per aver fatto il possibile e l’impossibile. Poi la palla passerà ai calciatori e spero che siano più fortunati dell’andata”.




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