Gioia senza fine per Raffaele Vitale che è campione del Mondo per la quinta volta: “E’ stata la mia rivincita e avevo una promessa da mantenere”



Raffaele Vitale esulta: è campione del Mondo per la quinta volta

Quinto mondiale vinto all’attivo per Raffaele Vitale, Istruttore di muay thai presso la FIT&FIGHT di Casapulla. “Con questo titolo mi sono preso la mia rivincita per il mondiale che ho perso in Grecia questa estate, ora posso dirlo, ho subito un infortunio all’occhio nella fase di riscaldamento 20 minuti prima di salire sul ring, ma ci sono salito lo stesso, i campionati a cui partecipiamo con la nazionale italiana FIGHT1 sono ISKA o K1 GLOBAL, non sigle inferiori dove si presentano atleti di medio livello solo per fingere di partecipare a una pseudo competizione. Nei CLASSE A combattono atleti con curriculum stellari, salire con un raffreddore può compromettere mesi e mesi di lavoro figuriamoci con quello che avevo io. Sapevo che era rischiosissimo, non ho detto nulla a nessuno e sono salito cercando di giocarmela fino all’ultimo ma ho perso, non mi sono giustificato e non ho detto nulla ho semplicemente dichiarato di ‘aver perso’ perché cosi è andata . Ho aspettato il mio momento per poi rispondere a tutti quelli che hanno detto “la loro” con questa bella vittoria contro un colosso sia fisicamente che a livello di esperienza da atleta , molto più grosso e molto più esperto dell’ultimo. Non volevo vincere, Dovevo vincere l’avevo promesso al DTN Giorgio Iannelli e alla mia Alessia, che era sotto al ring a farmi il tifo. Mi sono allenato duramente per 3 mesi, con pugili di altissimo livello, con atleti romani di K1, con i miei ragazzi della muay thai che mi hanno seguito secondo le mie direttive. Mi sono ritirato per una settimana dal DTN Iannelli a Valenza dove ho concluso il lavoro di perfezionamento tutto basato sul potenziamento dei colpi e degli appoggi pianificato mesi prima, perchè non dovevo far male agli avversari ma li dovevo bucare letteralmente. Nel mio girone ho preso Tunisia (Baccouche Faras), Grecia (Karonis Charalampos), Norvegia (Kristaps Zile) tutti atleti con un curriculum da far paura. Nelle semifinali metto ko alla prima ripresa il pluricampione tunisino. Contento di arrivare fresco alla finale scendo dal ring per guardare il Norvegese contro il Greco e vince per ko alla prima ripresa anche il norvegese. Il giorno dopo è la resa dei conti, tutti dicono che ho gli occhi puntati addosso perchè l’atleta è considerato un ‘macellaio e tutti mi dicono che io non sono da meno, sarà la strategia pianificata con Giorgio a fare la differenza poi tutto può succedere”.

Raffaele Vitale con il Dtn Giorgio Iannelli

Vitale continua il suo racconto, come quasi a volerlo far vivere anche ai lettori e ai suoi tifosi: “Il momento è arrivato, Gaetano Verziere, viene a chiamarmi: è il mio turno. Saliamo sul ring e facciamo una finale davvero spettacolare dove metto giù e faccio contare il norvegese Zile più volte, ben 3 solo alla prima ripresa, anche se l’ultimo conteggio avviene proprio 2 secondi prima del suono della campanella e quindi non viene conteggiato, seguono altre 2 riprese intense ma alla fine ho avuto la meglio, con Somma gioia di Iannelli e Carvelli che erano al mio angolo. La soddisfazione più grande è stata quando Carlo di Blasi, Presidente di Fight1 nonché organizzatore di Oktagon e dei Mondiali K1 insieme a Francesco Migliaccio, mi ha fatto i complimenti per la finale disputata ricordandosi addirittura della finale dei mondiali che vinsi contro uno svedese 2 anni prima. Se una persona che vede match di altissimo livello tutti i giorni si ricorda di te vuol dire che sia tu che le persone che ti hanno aiutato nella preparazione avete fatto un ottimo lavoro. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato e mi sono stati vicini”.




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