Tutto ha un limite e questa Casertana è da rifare. Ora la società prenda provvedimenti perchè di questo passo…



La squadra esce tra i fischi dei tifosi (Foto Giuseppe Scialla)

Male male male e ancora male. Quattro sconfitte interne consecutive, mai così male tra i professionisti per la Casertana che ha smarrito la vittoria casalinga che manca ormai da inizio settembre col Catania e continua ad offrire prestazioni che definire tale è un’offesa allo sport. Si era mandato a casa Scazzola perchè il problema era lui (anche per qualche calciatore) e invece a parte l’exploit di Cosenza le cose non sono migliorate, anzi sono peggiorate poichè la squadra è sulla gambe, non tira e se lo fa non riesce a indirizzare il pallone verso la porta. Insomma è un disastro e di questo passo si andrà dritti all’inferno. Per fortuna c’è la possibilità di recuperare perchè (in teoria) la rosa è valida (se consideriamo i singoli) ma non ha nè un’anima nè la rabbia agonistica che ti aiuta a superare le difficoltà. E’ un momento diceva qualcuno, ma questo momento dura da troppo tempo. E allora tutto ha un limite e per forza di cose la società deve prendere provvedimenti immediati. Suggerimenti? Sì, un ritiro punitivo da martedì fino a sabato quando ci sarà lo scontro salvezza a Fondi. Si avete capito bene: la Casertana si deve salvare, per lo meno questa Casertana si deve salvare. Una rosa da rifare totalmente a gennaio perchè prove come quelle che stiamo vedendo al Pinto fanno rabbrividire. I tifosi, la gente, il pubblico, la città, addetti ai lavori, insomma tutti sono davvero avviliti e preoccupati. Come lo è il presidente D’Agostino rimasto nuovamente impietrito in tribuna cercando di capire quale morbo affligge la squadra. Serve cementare un gruppo che evidentemente non c’è e arrivati alla decima di andata anche il tempo per aspettare è scaduto.




error: Content is protected !!
P