Gladiator: società, squadra e tifosi attaccano il sindaco Mirra. Il calcio sammaritano rischia di esporsi ad una nuova figuraccia



Lo striscione dei tifosi ed il sindaco Mirra

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Tutti contro l’Amministrazione Comunale di Santa Maria Capua Vetere, o per meglio dire tutti contro il sindaco Antonio Mirra. Prima i tifosi con lo striscione “Sindaco, date la casa alla nostra amata maglia”, poi il presidente Salvatore Acconcia ed ora il tecnico Vincenzo Casaccio ed i calciatori, per voce del capitano Daniele Silvestro, accusano l’Ente di via Lucarelli di penalizzare fortemente la nuova società del Gladiator (che in estate ha acquisito il titolo di Promozione del Santa Maria La Fossa). La ragione di questo stato d’accusa generale è ascrivibile al tempo che il primo cittadino sammaritano sta impiegando, sin dall’estate, per studiare la miglior soluzione nell’ambito della gestione delle strutture sportive presenti in città.

A causa di questo rallentamento, il Gladiator non ha una vera e propria casa, costretta ad allenarsi e giocare le partite ufficiali in luoghi di fortuna, quali Recale, Trentola Ducenta, Casal di Principe, Curti e Macerata Campania. Ma più il tempo passa e più i problemi diventano insormontabili, considerando che da un mese e mezzo, esattamente il 4 settembre, la società ha protocollato la richiesta di utilizzo dello stadio “Piccirillo” e da allora nulla è stato deciso dal sindaco Antonio Mirra.



Tale clima di instabilità si sta facendo sentire sul piano dell’impronta che il nuovo Gladiator può attecchire nel popolo sammaritano. Giocando sempre in trasferta, non si crea quel legame tra club e tifosi che ha sempre caratterizzato la piazza neroazzurra. Un discorso che, mai come quest’anno, è fondamentale, poiché tanti si sono disinnamorati del blasonato sodalizio di via Martiri del Dissenso dopo il fallimento di luglio del titolo di Serie D.

Già complessi sono i problemi legati a questa vicenda, poi la querelle Piccirillo ha peggiorato la situazione e, di conseguenza, Salvatore Acconcia ha deciso di gettare la spugna se la situazione non cambierà nel breve termine. In attesa che il vicepresidente Giuseppe Montesano si pronunci su tale argomento, il rischio è di buttare all’aria un campionato in cui il Gladiator, nonostante sia partito con notevole ritardo, siede nelle posizioni di vertice ed è distante appena tre punti dal primo posto.

Da Palazzo Lucarelli arriva voce che il sindaco Mirra porterà alla riflessione della Giunta Comunale un documento da deliberare, nel quale esporrà il nuovo regolamento di utilizzo del “Mario Piccirillo”, dopo aver già risolto le questioni riguardanti la piscina comunale e lo stadio del rugby. Secondo quanto trapela, l’impianto sammaritano verrà concesso, dietro pagamento di un canone di utilizzo, solo per le partite ufficiali di campionato e non per gli allenamenti. Una soluzione che, di sicuro, farà molto discutere, ma a quanto pare, è stata preferita dal primo cittadino, al fine di garantire una manutenzione maggiormente efficiente, di incombenza comunale, che possa far tornare il Piccirillo un gioiellino come lo è stato l’anno scorso.

Di sicuro la storia non finisce qui, poiché tale delibera di Giunta, se confermata, darà adito a innumerevoli polemiche per il divieto di allenamento. A prescindere da tutto, il concetto che appare evidente è che il sindaco Antonio Mirra vuole dare un taglio al passato, regolamentando meglio la gestione dell’impianto che negli anni scorsi è stato concesso a chiunque, senza le dovute verifiche. La rigidità del primo cittadino, però, non si intreccia con le prerogative logistiche e temporali di una società che sta aspettando da tempo novità e che ancora oggi, 20 ottobre 2017, non ha ricevuto risposta. Il tempo stringe e se l’Amministrazione non ufficializzerà a breve il regolamento, lo sport di Santa Maria Capua Vetere si farà conoscere a livello nazionale per una nuova figuraccia.


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