Simonetti e la profezia di De Stefano. “El Niño” doppia il campionato e fa sognare l’Albanova. Quando passa il treno per il professionismo?



Ciro Simonetti abbraccia Antonio De Stefano (foto Grimaldi)

CASAL DI PRINCIPE – Di fango ne ha trangugiato ed anche tanto. Ma ogni volta si è rialzato e non ha mai perso la speranza di coronare il suo più grande sogno: fare il calciatore professionista. Ciro Simonetti è uno scugnizzo napoletano che si trova ancora in Promozione solo perché quel famoso treno, che ti indirizza verso le categorie superiori, ha subito un netto ritardo ed ora sta ritornando nei binari che conducono alla stazione ferroviaria di Napoli, quartiere Ponticelli. Prima di lui, ragazzi come Mario Marotta e Michele Emmausso si sono fatti le ossa nelle categorie campane di Eccellenza e Promozione, prima di spiccare il volo verso il professionismo. E siamo sicuri che anche per il venticinquenne (è nato nel 1992) la grande chance arriverà, dopo aver mangiato la polvere dei campi di periferia.

NUMERI DA FAVOLA. E come se non arriverà per un furetto che sta strabiliando la piazza dell’Albanova con le sue giocate d’alta classe. Tecnica e velocità sono miscelate nel corpo di un ragazzetto di scarso 1.68, abile a superare gli avversari sia con i dribbling che con le progressioni, partendo da sinistra ed accentrandosi verso la porta. Le difese avversarie lo temono perché il dato è per loro allarmante. Dieci reti siglate nelle prime cinque giornate del girone A di Promozione, frutto delle due triplette contro Virtus Goti e Casamarciano, la doppietta contro il Villa Literno e le reti uniche contro San Vitaliano e Viribus Somma: numeri che lo spingono in vetta alla classifica marcatori.



DECISIVO ANCHE IN COPPA ITALIA. Una vera e propria Ferrari Testarossa che ha doppiato il campionato, con una media di due reti a partita. Ed il numero sale vertiginosamente se aggiungiamo anche le reti di Coppa Italia. Nelle tre partite fin qui disputate contro Afragolese, San Vitaliano ed Afro Napoli United (solo andata, domani c’è il ritorno), il ragazzo soprannominato in passato “El Niño” (in spagnolo “Il bambino” per il suo viso pulito e la media statura) ha siglato altre tre reti, che lo conducono a quota tredici reti in appena otto gare.

RECORD DA EGUAGLIARE. In carriera, l’atleta cresciuto nel settore giovanile del Napoli ha sempre abituato le sue squadre ad un numero alto di reti. Il suo record personale risale alla stagione di Promozione 2011-2012, quando siglò 24 reti con la maglia dell’Acerrana, senza dimenticare le 42 reti in due stagioni al Casoria e le 23 reti siglate con Real Suessola e Ponticelli nel 2010-2011 e 2012-2013. Di questo passo il palmares può essere rinverdito con dati stratosferici che lo possono spingere a fare il grande salto. Così come lo stava tentando già nel 2011, quando il suo “Pigmalione” Vito Tammaro, suo allenatore dei Giovanissimi al Napoli ed attualmente secondo di Pippo Pancaro, aveva alzato la voce per il suo acquisto in quel Monza che allora militava in Serie C.

LA PROFEZIA. Di sicuro crede nelle sue potenzialità Antonio De Stefano, il nuovo stratega dell’Albanova che lo ha richiesto fortemente al presidente Franco Petrillo ed alla famiglia Zippo. Per convincerlo, addirittura, De Stefano gli disse che aveva in serbo per lui una posizione ancor più vicina alla porta. “Quest’anno se giochi dove ti metto io nel 4-2-3-1, farai trenta goal”: lo persuadeva l’allenatore e Ciro diceva: “Mister, ne bastano anche venti”. De Stefano, da napoletano che la sa lunga: “Stai a sentire a me, ne farai trenta e ci porterai in Eccellenza”.

IL TRENO. Accordo raggiunto e Ciro Simonetti stella della super Albanova che guida il campionato con tredici punti insieme alla Rinascita U.S. Vico. Per ora la profezia è quanto mai veritiera e, qualora a fine campionato dovesse arrivare il raggiungimento di trenta marcature e semmai il salto in Eccellenza, per lo scugnizzo di Ponticelli il treno non avrebbe più scuse per questo maledetto ritardo. Sarebbe anche l’ora.


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