Rottura insanabile tra il presidente Corvino e l’Assessore Coronella: il patron della Real Albanova prende una drastica decisione. Noi vi spieghiamo i motivi di questa ‘guerra fredda’



Pasquale Corvino

La sottile linea di equilibrio si è ormai spezzata. Un filo che difficilmente si potrà recuperare perché tra il presidente della Real Albanova Pasquale Corvino e l’Assessore allo sport del comune di Casal di Principe è rottura su tutti i fronti. E’ stata questa una settimana molto intensa per i colori biancoblù. Da una parte si cerca di programmare un futuro vincente per riportare Casale nel calcio che conta, dall’altro c’è un muro invalicabile che non sembra potersi sgretolare. L’ultima goccia sono state le dichiarazioni dell’Assessore nei confronti di Corvino: “Le cose stanno così, se gli stanno bene altrimenti può anche andarsene”. Un tono e un atteggiamento che ha profondamente offeso l’imprenditore. Ormai i due sono ai ferri corti, parlano solo a mezzo stampa e al momento un incontro chiarificatore sembra lontano anni luce. Sta di fatto che nella riunione di venerdì sera con i dirigenti della società, il presidente Corvino ha deciso di delegare Biagio Russo delle responsabilità del club. Corvino ha un carattere forte e non si lascerà certo smontare da un politico, ma adesso è stufo perché invece di essere ringraziato per aver riportato l’Eccellenza in città e mettere in piedi un progetto ambizioso che prevede in quattro anni la Lega Pro, si sta facendo di tutto per farlo andare via. Ma siamo andati a fondo in questa vicenda e ci siamo chiesi: come mai c’è tutto questo ostracismo nei confronti di Corvino? Eppure il papà è della zona, lui è un casalese e dovrebbe essere apprezzato. La realtà è che quando si parla dello stadio di Casal di Principe si rischia di scoprire come stanno realmente le cose. Sembra infatti che il credito sportivo abbia stanziato un milione e cinquecento mila euro per impiantare il manto erboso in erbetta sintetica. Cosa significa? Che tutte le squadre che usufruiscono dell’impianto potranno farci allenare i settori giovanili e farlo diventare una vera e propria miniera d’oro. Abbiamo infatti scoperto che chi vuole affittare il campo di Casale deve provvedere ad un versamento in Comune di circa 15 euro mentre le squadre dei vari campionati regionali non pagano un euro ma prendono direttamente accordi con i custodi dell’impianto. E’ chiaro che la presenza di Corvino dà fastidio, lo vedono come il grande intruso, come colui che ha diritto di usufruire del campo, ma che non rientrerebbe nella turnazione. Lo stesso Corvino, che ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito pur non smentendo né confermando quanto scritto, ha dato mandato agli avvocati Iovino e Picazio di accedere agli atti comunali per la gestione dello stadio. Insomma non era meglio trovare un accordo e assecondare le richieste di Corvino che tra l’altro non chiedeva altro che sistemare le tribune e allenarsi? Nei prossimi giorni un’altra nuova puntata.




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