Vitulazio, Gheremedin lancia l’assalto: “Le finali non si giocano, si vincono. Favoriti col Real San Nicola? E’ un guaio. Tra Ponte e Cimitile ecco chi preferisco”



Antonio Gheremedin (foto SportCasertano.it)

VITULAZIO – “Le finali non si giocano, si vincono”. Pensiero di Antonio Gheremedin, storico attaccante del calcio minore casertano che, con le sue trentasette primavere, ha sempre tanta voglia di vincere, nel corpo e nella testa. Il goleador del Vitulazio scalpita per lo spareggio di oggi pomeriggio alle 16.30 allo stadio “Comunale” di Puglianello contro il Real San Nicola. Appaiate in classifica, all’ultimo posto con dieci punti collezionati, le due compagini per non retrocedere direttamente e giocarci la chance della salvezza nella finalissima play-out, contro la perdente di Ponte-Cimitile. Quindi chi perde oggi, nei tempi regolamentari, supplementari e rigori, retrocede direttamente in Prima Categoria, mentre la vincente della contesa odierna giova di un altro barlume di speranza.

MIRACOLO A META’. L’ex attaccante di Vis Capua, Real Maceratese ed Hermes Casagiove loda la voglia di riscatto mostrata dalla squadra di Ernesto Geloso nel girone di ritorno: “Siamo prontissimi, calcisticamente abbiamo fatto un mezzo miracolo. Ci davano per spacciati ed invece abbiamo recuperato, coì che ora abbiamo queste due finali. Il girone di ritorno è stato grandissimo rispetto all’andata. Io sono dell’idea che le finali non si giocano, si vincono. Ci danno per favoriti ed il guaio è grande. Per chi non è abituato sarà una novità, ci metto anche la paura degli under. Sarà tutt’altra partita rispetto all’8-1 della gara di campionato. Ma anche in quel caso li dovevamo battere per agguantarli, altrimenti non staremmo qui a parlare e saremmo già retrocessi. Abbiamo degli under straordinari, spero che si siano comportati da calciatori, alla vigilia di una partita, e spero che non la sentano”.



IL FIUTO DEL GOAL. Undici sono i sigilli in campionato per un bomber che ha sempre segnato tanto in carriera e che vuole ripetersi anche oggi: “Il bilancio è positivo, anche se mi mancano un paio di goal: ho infatti sbagliato due rigori. Ho fatto meno dell’anno scorso a Capua, ma a differenza dell’anno scorso che ero il leader, qui ci sono tanti ragazzi che hanno segnato. L’importante per me è arrivare sempre in doppia cifra. Ora spero di continuare oggi e trascinare il Vitulazio alla vittoria. All’andata segnai un goal ed al ritorno una doppietta. Ma i goal per me sono gloria personale. Ho 37 anni e non ho da dimostrare niente a nessuno”.

UNO SGUARDO ALLA FINALISSIMA. Qualora riuscissero a sconfiggere oggi il Real San Nicola, i rosanero approderebbero alla finalissima play-out tra la perdente della semifinale Ponte-Cimitile. E Gheremedin indica chi preferirebbe incontrare: “Non mi importa chi prendere. Il Ponte ci ha portato bene, perché andammo a vincere lì la terza gara e da quel momento è iniziata la nostra rimonta. Col Cimitile abbiamo perso, quindi vorrei sfidarli nuovamente per riscattarci. Ma facendo le giuste valutazioni, a Ponte si giocherebbe sul sintetico, manto su cui ci alleniamo noi, mentre a Cimitile sarà una battaglia calcistica. Credo che sia meglio il Ponte alla fine, per una questione prettamente legata al terreno di gioco”.

LA DEDICA. In conclusione Antonio Gheremedin, che tutti ricordano per le sue grandi prodezze e per un fiuto del goal che l’ha condotto a superare le trecento marcature in carriera, spinge il Vitulazio all’impresa e già sa a chi dedicare la salvezza: “In qualsiasi caso siamo condannati a vincere. A loro basta la vittoria od il pareggio. Queste imprese le può fare il Vitulazio, un misto di giovani ed esperti forti, come Rosi, Della Valle, Di Lillo e Cuccari. I nostri under sono validi e promettenti e spero che si affermeranno in futuro. Se dovesse arrivare e me lo auguro vivamente, dedico la salvezza al presidente Achille Cuccari ed alla mia famiglia”.


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