Pazza impresa della Juve, Brindisi ko al Palamaggiò



Berisha gran protagonista (Foto Filauro)

Eroica impresa della Juve che, già salva, si toglie lo sfizio di battere Brindisi che si giocava una buonissima fetta di qualificazione playoff. Col roster decimato (Bostic e Cinciarini out, la guardia presumibilmente domani andrà alla Fortitudo), i bianconeri hanno messo in piedi una grande impresa che si fonda sulla coppia Watt-Berisha, assolutamente devastanti. Ma è la vittoria di tutti. Brindisi si deve mangiare le mani per l’occasione persa. Clima abbastanza pepato sugli spalti vista la rivalità tra le due tifoserie: nutrito gruppo di sostenitori pugliesi che hanno riempito il settore ospiti.

PRIMO PERIODO



I primi tre tiri della Juve arrivano dalla lunga distanza ma la capacità di conquistare degli extrapossessi permette ai bianconeri di approcciare discretamente la partita. Dall’altro lato c’è Samuels a fare la voce grossa. Giuri è particolarmente ispirato contro la squadra della sua città ma Moore risponde con la stessa moneta (8-8 al 3’ con 5 punti a testa per i playmaker). Le difese dopolavoristiche permettono di vedere uno spettacolo piacevole; Watt vola a quota 6 mentre M’Baye regala lampi di talento (13-13 al 5’). Moore ha la mano calda, infila due triple consecutive (11 punti) mentre Caserta fa quello che vuole in vernice contro un Samuels che sembra passato di lì per sbaglio (19-20 al 7’). Intanto arriva il gruppo organizzato di tifosi pugliesi ed il clima si accende. Caserta prova la zona ma Moore ha la mano incandescente e chiude a 13 un grande primo quarto. Watt non è da meno e c’è spazio anche per Cefarelli. I primi 10’, sconsigliati a chi ama le alchimie e la fase difensiva, termina sul 28-26.

Watt in azione (Foto Filauro)

SECONDO PERIODO

Dell’Agnello lancia Berisha e continua con la zona match up. Il clima inizia ad accendersi: Gaddefors e M’Baye si prendono un doppio tecnico dopo un face to face poco amichevole. Putney intanto mette le ali per una schiacciata da Top10 della Lega. Il Palamaggiò esplode, al 12’, quando Daro Cefarelli spara la bomba del 33-29. Sacchetti vede i suoi continuare a difendere in modo indecente e rialza Moore dalla panchina. Al 14’ arriva anche il momento del giovanissimo Ventrone alla seconda presenza stagionale. Nel momento del bisogno, Moore colpisce nuovamente dalla lunga distanza per due volte consecutive (39-38 al 15’). Il sorpasso è nell’aria e porta la firma di Mesicek. Si va avanti a ondate tra tanti errori e poca concentrazione generale. Samuels alza la cresta ed è 43-46.

TERZO PERIODO

Partenza scoppiettante su ambedue i fronti: difese allegre, attacchi propositivi. Poi arriva un momento dove gli errori si sprecano e lo spettacolo saluta tutti. Il clima, però, è da partita vera e volano anche falli doppi (Watt e Samuels). All’improvviso si accende Berisha: il kosovaro spara due missili che lanciano Caserta sul 56-53 al 27’. Entra Johnson e rifila una stoppata cinque stelle a Goss lanciato in contropiede: senza Moore, Brindisi fa tanta fatica e continua a restare sotto nel punteggio. La Juve piace e parecchio. Una fiammata di Carter sentenzia il nuovo sorpasso ospite. Ma questa Juve non vuole morire: Giuri col lay up firma il 61-63 al 30’.

QUARTO PERIODO

Capitan Giuri apre il fuoco dalla lunga distanza ma Goss replica con la stessa moneta. Carter, ormai, si è acceso e diventa il principale terminale offensivo dei brindisini ma Berisha vede una vasca imbucando la quarta bomba di giornata. Il kosovaro è una sentenza: altro giro, altra bomba (5/6 da 3) e Caserta mette la freccia del sorpasso (72-70 al 33’). La voglia di vincere della Juve è tutta in un’azione: Putney cancella Samuels, Giuri spara la tripla del 77-72. Ed il Palamaggiò apprezza tributando una standing ovation ai bianconeri. Mesicek imbuca una tripla fondamentale ma Berisha, ormai, è una furia mentre Watt spazzia via quel che resta di Samuels. Brindisi cerca di restare aggrappata alla partita ma Berisha decide di sparare anche dal parcheggio: 82-77 al 38’, 24 per il kosovaro e 6/7 da 3. Brindisi torna sul -1 grazie ai tiri liberi. Il resto lo fa Watt prima e Moore dopo (antisportivo) a 33” dalla fine sul +3 bianconero. Diawara, però, fa 0/2. Giuri perde un pallone sanguinoso e Brindisi tira per il pari a 17” dalla fine e Gaddefors, saggiamente, fa fallo. Goss ne mette solo uno dalla lunetta ed è +2 Juve a 14” dalla sirena. Il fallo viene subito da Watt, non proprio il prescelto: il lungo fa 2/2 a 13” dalla sirena ed è +4. Goss e Moore sbagliano, vince una grande Caserta per 86-82.


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