Al ‘Medaglie d’Oro è festa Volalto: le rosanero si tengono stretta l’A2



La festa a fine gara

Filottrano, brinda alla permanenza in A2. Complice, infatti il ko di Mondovì sul campo di Brescia, le rosanero conservano il vantaggio minimo indispensabile per evitare i play out retrocessione.

Finale con il fiato sospeso. Caserta, ha, infatti, ceduto in tre set alla capolista, mentre a Brescia le piemontesi sono state capaci di recuperare due set a Brescia e nel quinto sono state più volte avanti prima di cedere a tredici. Fiato sospeso, quindi, sino al termine. Poi, però, la vittoria della Millennium ha scacciato tutti i fantasmi.



Festa, festa meritata per un gruppo che ha saputo compattarsi, un gruppo che ha lottato con ogni mezzo per difendere la serie A. Missione compiuta. Caserta è ancora nel gotha del volley nazionale.

Un’azione della gara

La cronaca

Bosio sfrutta subito tutta la rete, Vanzurova e Mazzaro mettono la firma sul primo break (2-4). Mio Bertolo punisce la ricezione lunga filottranese (4-4), la Lardini riallunga con Cogliandro (4-7), poi con i muri di Bosio e della stessa centrale (6-11). L’attacco di Caserta si appoggia molto su Pascucci e Mio Bertolo (9-12), dall’altra parte Mazzaro e Scuka spingono lontana una Lardini (9-15) che scatena Vanzurova in attacco e al servizio (12-19). Bonafede cambia tutto: dentro Avenia (per l’ex Agrifoglio), Aquino e Barone, ma Filottrano controlla bene, sfruttando il 7/8 complessivo delle centrali e un attacco al 48%. Scuka (14-23) e Mazzaro (14-25) guidano la Lardini verso l’1-0, ma la squadra rosanero deve fare i conti con il veemente avvio della Volalto: il muro e Crittenden spingono le padrone di casa sul 4-0 e poi sul 6-1, Bellano ci vuol parlare su e quella che torna in campo è una Lardini che riprende a tessere la tela, a toccare a muro, a sfruttare i colpi in attacco di Vanzurova e Scuka (7-4). Capitan Negrini e Cogliandro riducono ancora il gap (8-7), ma Caserta coglie l’attimo con Pascucci e scappa di nuovo approfittando di due errori filottranesi (12-7). Lardini è sinonimo di sartoria di qualità e la Lardini con pazienza si rimette a ricucire lo strappo: la fast di Cogliandro avvicina l’obiettivo (14-12), Scuka pizzica l’incrocio delle righe e Mazzaro impatta a quota 16. Sul nuovo break della Volalto (muro di Strobbe, 18-16), è Vanzurova a pareggiare il conto (18-18), Scuka mette la freccia (18-19), Cogliandro tira giù il pallone del 20-22. Caserta chiama tempo e al rientro Pascucci e Crittenden firmano il sorpasso (23-22), ma Bosio alza il muro e confeziona il ribaltone (23-24). Pascucci annulla il set-point (24-24), Scuka (6 punti nel set) procura la seconda palla-set e dopo una gran difesa di Feliziani trasforma nel 2-0. La Lardini non ha più argini: la Volalto limita lo show iniziale di Vanzzurova, poi Cogliandro inventa il punto del 7-10 e Scuka firma in carta copiativa due parallele da urlo (8-13). Negrini e Vanzurova aumentano il vantaggio (10-19), la Lardini sente odore di A1 confortata dagli ace di Mazzaro e Vanzurova (12-23). La storia è lì pronta per essere scritta e tocca a capitan Negrini mettere nero su bianco. E’ delirio, è apoteosi. La Lardini Filottrano è in A1 e non è più un sogno.


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