“Presidente Mattarella, voglio indossare la maglia Azzurra e combattere per l’Italia, ma non posso”, la pugile Charaabi lancia la petizione on line





Sirine Charaabi in combattimento. Sosteniamola!

“Mi chiamo Sirine Charaabi, sono nata in Tunisia. Ho la stessa storia di Yassine Rachike, sono una pugile di interesse nazionale, a maggio compirò 18 anni e farò la richiesta di cittadinanza. Il mio obiettivo è il mondiale che si terrà a novembre in India. Ho aspettato quattro anni per richiedere la cittadinanza ora vorrei si realizzasse il mio sogno: indossare la maglia AZZURRA”. Inizia così l’appello per raccogliere firme della campionessa di pugilato giovanile. Deciso e commovente allo stesso tempo.

Sirine abita a San Prisco, da quando aveva poco più di 14 anni è una promessa della boxe italiana, assieme alla sua gemella Sarra. La Tifata Boxe Team Perugino, con in testa il maestro Giuseppe credono fortemente nelle doti della ragazza tunisina di famiglia, ma a tutti gli effetti italiana, in quanto è cresciuta ed ha studiato in Italia. Purtroppo, però, le leggi italiane sono abbastanza restrittive per i minori delle famiglie straniere trasferitesi in Italia. Tra l’altro bisognerebbe accelerare anche la pratica di cittadinanza di suo padre Ridha, membro oramai integratissimo della comunità samprischese. Eppure, la Federboxe ha preso spesso in considerazione Sirine Charaabi per i raduni, i dual match internazionali, ma soprattutto Sirine è stata già Campionessa Italiana e Guanto d’Oro Junior. Unica, pecca, è che negli incontri dei tornei ufficiali internazionali, Sirine non può partecipare perché formalmente è tunisina e non italiana, nonostante abbia passato buona parte dei suoi quasi 18 anni qui, 15 e mezzo per l’esattezza. E’ dal 2015 che la sua famiglia chiede alle istituzioni a tutti i livelli che possa ricevere la cittadinanza italiana per combattere nelle manifestazioni internazionali con la maglia della nazionale italiana di boxe, assieme a tante sue colleghe della provincia di Caserta (ma non solo), che la sostengono in questa battaglia. Adesso, alla soglia dei 18 anni e soprattutto in vista dei mondiali in India, la Charaabi ha deciso di mettere su, assieme alla sua società pugilistica, una petizione sul famoso sito Change.org per avere un’eco mediatica più ampia e di arrivare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per abbreviare l’iter che porterebbe a tempi lunghi e quindi a non poter essere convocata per i campionati iridati in India. “Basterebbe avere una legge che per meriti sportivi permetta di avere la nazionalità italiana, come avviene in altri Paesi. Voglio sperare che tutto si risolva per il meglio, ma c’è bisogno di avere voce su più livelli istituzionali”, ha dichiarato la Charaabi.

A Sirine, che si sente più italiana di tanti italiani di nascita e che vuole combattere per la sua terra adottiva, per la sua famiglia, la sua società sportiva e per tutti i suoi amici samprischesi e non, auguriamo tutta la fortuna e la gioia di questo mondo e di arrivare ad un risultato concreto. Sportcasertano, tutto, firmerà la petizione come atto di civiltà dovuto. La petizione la potete trovare al seguente link: https://www.change.org/p/presidente-della-repubblica-indossare-la-maglia-azzurra?recruiter=703937450&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=mob-xs-share_petition-no_msg

FORZA SIRINE!


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