Mister Potenza rialza la Real Albanova: “Mi assumo le responsabilità della disfatta di sabato ma ora guardiamo avanti e battiamo la Sessana”



Mister Enzo Potenza

Una sconfitta pesante quella subita al ‘Giraud’ sabato dalla Real Albanova. Un ko che fa male e sicuramente non era messo in preventivo dallo staff biancazzurro. Un 5-1 che ha mandato su tutte le furie il presidente Pasquale Corvino. Un sabato no come confermano le parole del tecnico Enzo Potenza. “La partita di sabato è stata la peggiore della stagione e poiché sono il condottiero di questa squadra mi assumo la responsabilità di questa disfatta. Probabilmente noi non siamo ancora pronti per un discorso vincente poiché non si può essere pronti per vincere in appena quattro mesi. Per fortuna è arrivato il presidente Corvino per risolvere qualche problema che ancora c’è. Il suo sfogo è giusto, legittimo. Però consideriamo anche che se sabato battiamo la Sessana e il Pimonte batte il Barano siamo salvi con tre turni di anticipo”.

Un risultato che avrebbe del miracoloso, calcisticamente parlando. “Avevamo quattro punti al termine del girone di andata e nessuno avrebbe potuto immaginare di ritrovarci ad un passo dalla salvezza addirittura a marzo. Miracolo? Il miracolo si chiama il presidente Corvino perché ha dato una certa serenità e organizzazione ad una struttura che stava precipitando. Perdere come abbiamo perso sabato fa male a tutti, dobbiamo però guardare avanti perché siamo ad un passo da un miracolo e non possiamo confonderlo con altro perché perdere con le prime quattro-cinque della classe ci può stare. Dispiace per il modo in cui è arrivata la sconfitta, abbiamo tradito il nostro presidente, ma abbiamo voglia di rivalsa”.



Senza voler cercare per forza alibi, ma anche le assenze hanno condizionato la serie negativa.

“Non dobbiamo fare la caccia alle streghe. Sono situazioni che in un’annata capitano. Bisogna considerare che questa è una squadra totalmente nuova. Ognuno veniva da una preparazione diversa, a dicembre abbiamo provato ad uniformare le condizioni di tutti. C’erano calciatori che erano fermi da un bel po’ di tempo. Qualcuno in due anni ha giocato solo una partita. Ma il problema non sono le assenze, a Torre è stata la nostra peggior partita ed è innegabile. Però dobbiamo voltare pagina perché poi rischiamo di dimenticare le ottime prove precedenti”.

Stesso discorso per gli arbitri, anche se quello di sabato…

“Preferirei non commentare. Sono sempre molto sereno nelle analisi. Gli arbitri fanno una selezione naturale ogni settimana in base agli errori che commettono. Sono da aiutare, da capire e non da condannare. Chiedo un po’ più di dialogo, un po’ più di buon senso. A volte commettono errori grossolani. Sabato addirittura mi è stato chiesto di far rimanere seduta la panchina. Mi giro e vedo massaggiatore, il mio secondo e dirigente accompagnatore seduti, i calciatori a riscaldarsi. Poi corregge la frase e dice di non far alzare i componenti della panchina. Ne potrei citare tanti altri, ma come dicevo dobbiamo guardare avanti, conquistare la salvezza e centrare un traguardo eccezionale dando così la possibilità alla società di iniziare a programmare un futuro diverso e spero più ambizioso”.

 


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