Casertana, il presidente D’Agostino volta pagina: “Salomone non ha cacciato un euro ed è stato sempre pagato. Ai tifosi dico di stare tranquilli”



Il presidente D’Agostino (Foto Giuseppe Scialla)

Nella sala stampa del Pinto si sono ritrovati il presidente D’Agostino, il consulente sportivo Aniello Martone, mister Tedesco e De Filippo. Il massimo dirigente ha iniziato dalle dimissioni del club manager Salomone: “E’ giusto chiarire un paio di punti. Da luglio ad ottobre ha dato una grossa mano per la sopravvivenza del club. Per fortuna che c’era lui. Quando siamo arrivati noi sono entrate nuove figure dirigenziali e ognuno ha il suo ruolo. Lui dice che ha messo soldi in questa società? Non mi risulta. Si è impegnato ma non ha cacciato soldi. Ho invece pagato io a lui tre mesi di stipendio. Noi possiamo parlare da quando siamo arrivati noi, non il precedente. Impoverimento organizzativo? Da luglio ad ottobre non c’era nessuno, tutti scappavano, alberghi, ristoranti, pullman, calciatori, tutti da pagare. Sono arrivato e ho pagato subito 150mila euro. Sono felice di aver salvato la società, ma non voglio sentir parlare di impoverimento organizzativo. Adesso c’è organizzazione, prima no. Questa è la verità. Ai tifosi dico semplicemente di stare sereni e tranquilli. La società sta lavorando in entrata e in uscita. Chi resta lo fa perchè è convinto, chi andrà via verrà sostituito”.

Dopo il presidente D’Agostino è stato il turno del consulente sportivo Martone: “Vicenda Salomone chiusa. L’uomo non deve essere toccato perchè qui stiamo per il bene della Casertana. Non ci sono nè secondi scopi nè secondi fini. Siamo in una famiglia ed è ciò che conta realmente. Per quanto riguarda la gara, siamo felicissimi per questo successo e ringrazio il mister e i giocatori per il grande impegno. Mercato? Si fa con le competenze non tanto per comprare. Qui serve gente che ha fame e la dimostrazione è De Filippo che oggi ha segnato andando a raccogliere quanto di buono seminato in settimana. I giocatori che arriveranno saranno prima di tutti uomini. Lavoriamo tutti in sinergia, tutti siamo utili purchè si faccia il bene della Casertana”. Sulla vicenda Giannone è molto chiaro: “Fino al 29 dicembre contro il Monopoli era un oggetto misterioso. Il mister è stato bravo a rigenerarlo e il ragazzo ha fatto bene rimettendosi in carreggiata. Il nodo per lui così come per altri, è sempre stato l’aspetto economico. Il suo è un contratto elevato, è in scadenza di contratto. Gli abbiamo proposto un contratto biennale e lo abbiamo voluto incontrare proprio per risolvere questa situazione. Fino a ieri sera il ragazzo ha detto che sarebbe voluto andare via, di più non possiamo fare. E’ una sua scelta, dipende solo da lui.




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