Lo spareggio final eight è di Sassari, alla Juve resta una flebile speranza



Sosa in azione (Foto Alida Filauro)

Lo spareggio Final Eight del Serradimigni sorride a Sassari che stacca il biglietto per Rimini mentre Caserta infila la quinta sconfitta consecutiva ed, ora, è costretta a sperare nei risultati dagli altri campi (la situazione è complicata dopo la vittoria di Torino ieri sera). Ancora senza Bostic e con Czyz a scartamento ridotto (problema al ginocchio e febbre la scorsa notte) ma tra i migliori in campo, la Juvecaserta ha pagato a carissimo prezzo un break mentale avuto a cavallo tra il primo e secondo quarto: lì Sassari ha costruito il break che, non senza fatica, ha portato fino alla sirena. Il momento è delicato, inutile nasconderlo, per una squadra che gioca a corrente alternata: la difesa, ancora una volta, è piaciuta veramente poco. L’attacco è andato a folate. Bene ma non benissimo

PRIMO PERIODO



Dell’Agnello sorprende tutti e lancia Jackson in quintetto base. Il buongiorno non è esaltante: errore di Sosa, dormita di Putney che sbaglia da solo e infrazione di 24”. Sassari non fa meglio e si sblocca dopo 2’ con una tripla di Bell. La Juve è sulle spalle di Sosa: il grande ex realizza 4 punti in 3’ (3-6 dopo una bella difesa di Sosa e la schiacciata di Putney). Caserta gioca benone ma incassa la bomba del solito Sacchetti che poi firma il sorpasso con due liberi (9-8 al 4’ con 6 punti dell’ex Ferrara). Putney esce con due falli sul groppone e Dell’Agnello deve lanciare l’acciaccato Czyz. Intanto si accende Watt con 5 punti di rara bellezza. Non curante della flebo fatta per essere sul parquet, Czyz insacca il missile del 10-14 al 7’. Lacey risponde con la stessa moneta ma il polacco c’è: secondo trippone dal parcheggio e la Juve resta avanti giocando con grande energia nonostante sia cambiato quasi tutto il quintetto (dentro Cincia, Giuri e Metreveli). Il georgiano fatica a tenere Savanovic e si prende anche una stoppata in beata solitudine; Lawal chiude un 5-0 che riporta avanti Sassari sfruttando l’assenza di Watt (2 falli). Il serbo è scatenato (5 punti) e la Juve va al primo stop sotto 20-17. Ingiusto per quanto visto finora e 7-0 aperto per la Dinamo.

SECONDO PERIODO

Stoppata di Lawal, schiacciata di Johnson-Odom per il -5 (9-0 di striscia aperta). Il break diventa di 14-0 dopo la folle bomba di Stipcevic e il nuovo cesto di Savanovic, Caserta è in rottura prolungata e perde una valanga di palloni (7 in 12’) crollando sul -10. Dell’Agnello deve rimettere, per forza, Watt che chiude il break con un bel canestro in post basso. Stipcevic, ormai, vede una vasca ed infila un’altra tripla (30-19 al 13’). La Juve si mette a zona 2/3 ma D’Ercole la buca dalla lunghissima distanza immediatamente duplicata da uno scatenato Savanovic (6/12 da 3 per gli isolani): la difesa è un colabrodo (23 punti presi in 7’, 23-4 di parziale) ed il tabellone dice 36-21. Tocca a Putney, con 4 punti, muovere lo score bianconero. Migliora la zona ed è dalla difesa che parte la riscossa bianconera: bomba di Giuri e 38-30 al 18’. Peccato per i troppi liberi sbagliati (50%). La Dinamo non capisce più niente in attacco contro la zona matchata di Dell’Agnello, perde palloni su palloni (7) e presta il fianco alla super schiacciata di Putney (11), la Juve è viva e torna sul -6. Dopo gli schiaffoni di avvio periodo, almeno la Juve torna negli spogliatoi in corsa nonostante i cinque punti di Lacey: 43-34.

TERZO PERIODO

La ripresa si apre col terzo fallo di Watt mentre Dell’Agnello va con tre lunghi insieme. La mano di Czyz è rimasta caldissima: terza bomba del polacco (46-40) anche se Bell è altrettanto caldo (9 punti nel periodo) per il 52-42 al 23’. Ritorna a mettersi in moto il pick ’n roll Sosa-Watt che fa parecchi danni alla difesa sassarese. Ma, nuovamente, è la retroguardia bianconera a distruggere le velleità di rimonta; Lacey firma il +11 isolano. Terza tripla nel quarto per Bell (12 punti) e 60-46 al 25’. Dopo un letargo lungo, si vede anche Cinciarini che infila la bomba che sa di ossigeno. Watt è sempre una sinfonia con l’uso del perno (13 punti) ma la Dinamo conserva un cospicuo +10 grazie al solito Savanovic (13). Un break di 5-0 firmato Lawal-Savanovic riporta la Dinamo sul +14. Si arriva, così all’ultimo ‘stop and go’ sul 74-60. Scarto giusto e ampio.

QUARTO PERIODO

E’ già Sosa contro tutti: 16 punti del dominicano che non vuole mollare ma Johnson-Odom spara il missile del +15. D’Ercole viene sanzionato di un antisportivo per uno sgambetto, fortuito, al lanciatissimo Sosa (4 punti filati, 20 sul tabellino) e 77-66 sul tabellone al 33’. Caserta non riesce a rientrare a contatto, sparacchia e perde palloni; Sassari fa poco meglio ma tanto gli basta per presentarsi sul rassicurante +18 agli ultimi 4’. E’ un lungo garbage time. Si attende solo la sirena (95-77 il punteggio finale) e da questo pomeriggio bisogna armarsi di numeri e tabelle per sperare nella qualificazione alle Final Eight. A Rimini ci va Sassari.


error: Content is protected !!
P