Perdere così non va bene



Un’azione del match (newbasketbrindisi.it)

Nessuno chiede alla Juvecaserta di vincere tutte le partite, lo scudetto o conquistare una finale playoff. Nessuno chiede ai bianconeri di essere sempre belli e spumeggianti come ad inizio anno. Nessuno chiede o pretende la luna da questa formazione ma, almeno, che si onorino gli impegni fino alla sirena, questo sì. Ed è quello che è totalmente mancato a Brindisi. Ci sta perdere, prendere una simile ‘paliata’ no: perché puoi anche prendere 29 punti, capita, ma c’è modo e modo anche di accusare una simile batosta. Non giocare totalmente il quarto periodo è una macchia difficile da cancellare. Non si può dimenticare quei 10’ di totale scelleratezza che i bianconeri hanno proposto al Pentassuglia. Sicuramente Brindisi avrebbe vinto la partita perché ha dimostrato di essere più forte, ma non provarci nemmeno non è ammissibile.

DOV’E’ LA GRINTA? Dell’Agnello ha provato la zona che tutti avevamo chiesto dopo la sconfitta con Pesaro ma neanche questo è servito. Ha ‘panchina’ a rotazione tutti, ha dato minuti a chiunque, ha provato qualsiasi cosa per rimettere la squadra in sesto ma non c’è stato nulla da fare. Almeno questo va riconosciuto al coach. Quando steccano praticamente tutti (tolgo solo Giuri e Jackson dal discorso) non vinci neanche contro una formazione di B. Prevedibili in attacco? Forse, ma se prendi 100 punti non vai da nessuna parte. 100 punti incassati senza lottare, senza grinta, senza voglia di sbucciarsi le ginocchia. Da qui si deve ripartire.



PRIMO MOMENTO DIFFICILE. C’eravamo abituati troppo bene, è vero, e prima o poi doveva arrivare un momento di difficoltà. Tre stop consecutivi, quattro nelle ultime cinque, e campanelli d’allarme che già erano suonati dal dopo Venezia. Quella partita persa dopo due overtime non può essere così decisiva per spiegare le difficoltà che, oggi, attraversa la Juve. Non erano fenomeni prima, non sono somari oggi: verissimo. Bisogna trovare il giusto compromesso tra le due cose; tornare a graffiare come prima, tornare a difendere deve essere la chiave per sbloccarsi. La difesa è la vera cartina da tornasole di questa formazione.

VERITA’. Ora la strada verso Rimini si è fatta in salita ma, classifica alla mano, con una vittoria si stacca il biglietto. Certo, in questo momento diventa difficile ipotizzare un successo contro Avellino o Sassari ma adesso si capirà di che pasta è fatta la Juve. L’assenza di Bostic e quella di Czyz, in campo ma visibilmente in ritardassimo, non possono ne devono giustificare questo periodo ‘no’. Il derby peserà tanto, ma proprio tanto


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