Ricchezza non fa rima con salvezza, ora meno incentivi e più qualità



Il presidente Tilia ieri a Melfi (Foto Giuseppe Scialla)
Il presidente Tilia ieri a Melfi (Foto Giuseppe Scialla)

Nel calcio ci sono sconfitte indolori (perché si è già vinto campionato o coppa o perchè è già stata raggiunta la salvezza), sconfitte che fanno male e quelle che fanno molto male. Quella patita dalla Casertana ieri a Melfi rientra nella terza casistica. Perché quando un portiere fa un errore all’88’, dopo aver dominato l’intero secondo tempo e aver fallito cinque nette occasioni da gol, le conseguenze sul risultato possono essere devastanti, soprattutto per una squadra che è in cerca di punti salvezza. Dopo un primo tempo alla camomilla (anche per colpa del gran caldo) nella ripresa si è vista una Casertana molto vispa e concentrata, costantemente nella metà campo avversaria. Tedesco è costretto a richiamare in panchina Carriero già ammonito e graziato dall’arbitro sul finire del primo tempo per un altro intervento da giallo. L’ingresso di Rajcic dà più equilibrio alla squadra. Sugli scudi Matute e Giannone. Il Melfi si ferma e solo la bravura di Gragnaniello (o l’imprecisione dei rossoblu) permette alla squadra di casa di restare ancora in partita. Prima Orlando, poi Giannone, poi De Marco, poi Matute ed infine ancora Orlando hanno partecipato al tiro al bersaglio senza successo. Il pari stava molto stretto ai falchetti e già in tanti lamentavano di tornare a Caserta solo con un punto. Uscire addirittura sconfitti dal “Valerio” dopo aver padroneggiato per tutta la ripresa e aver concesso agli avversari mezzo tiro nello specchio della porta fa molto male.

Adesso non serve buttare la croce addosso al giovane portiere Anacoura ma di certo la società deve riflettere e fare delle scelte. E’ pur vero che la Casertana prende il premio di valorizzazione da parte della Juventus (che è proprietaria del cartellino del giocatore) e i contributi dalla Lega se schiera in campo tanti giovani ma se poi questi giovani non sono ancora pronti ci si ritrova sì con qualche soldo nelle casse ma con pochi punti in classifica. Visto che il ruolo del portiere è molto delicato non sarebbe stato meglio puntare su un portiere esperto? Vale ancora il ragionamento che un portiere esperto e bravo da solo vale mezza squadra? Gragnaniello sarebbe rimasto a Caserta con molto piacere, evidentemente qualcuno gli fece capire che non avrebbe trovato spazio.



Altre squadre, altre società, finanziariamente solide e che puntano alla classifica e parliamo di Matera e Lecce non hanno schierato, nell’undici iniziale, neanche un under. Come la Casertana dell’anno scorso, ma quella era un’altra storia.


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