Numeri simili tra Reggio Emilia e la Juve



Jevolac in azione (Foto Giuseppe Melone)
Jevolac in azione (Foto Giuseppe Melone)

Dopo aver annunciato due nuovi rapporti di sponsorizzazione che servono come l’ossigeno alle casse malandate della società, la Juvecaserta scende in campo per raggiungere quello che sarebbe un traguardo dal grande valore simbolico. Sì, perché l’eventuale accesso alle Final Eight non era davvero contemplato da nessuno, considerando le enormi difficoltà che i bianconeri si sono trovati a gestire nel corso della prima metà di stagione. Anche il solo fatto di essere arrivati a giocarsi l’accesso alla Coppa Italia è un qualcosa di eccezionale,   ma strameritato dalla truppa di Pino Sacripanti. Con gli emiliani si tratterà di un vero e proprio spareggio, visto che le due odierne contendenti sono appaiate a pari punti insieme a Milano e ci sono a disposizione solo due pass per le finali. Reggio può contare su una miglior difesa che subisce 73 punti di media a serata, a dispetto dei 76,7 di Caserta. I padroni di casa di oggi possono contare anche su un attacco più prolifico che permette loro di infilare una media di 76 punti ad allacciata di scarpe, decisamente superiore rispetto a quella di Gentile e compagnia che sono fermi a 71,4. I 34,6 rimbalzi catturati ad incontro permettono però alla Juve di mettere il muso avanti nel duello numerico con la Reggiana che invece staziona sui 33,7. Molto vicino il rendimento delle due squadre al tiro da due: Caserta tira infatti con il 50,7%, mentre la Trenkwalder col 51,7%. Il punto percentuale di differenza al tiro dalla media e breve distanza si annulla se andiamo a visionare quello che è il rendimento da oltre l’arco dei sei metri e settantacinque, da dove il team caro al patron Gervasio realizza il 31,9% delle conclusioni tentate, mentre Brunner e compagni si fermano leggermente prima: 31,2%. Reggio è attualmente la quarta potenza del campionato per palle recuperate: 10,2 ad incontro, mentre Caserta staziona sulle 8 a serata. Sono tante anche le palle perse dagli uomini di Sacripanti:  17,9 ad incontro rispetto alle “sole” 16 dell’odierna avversaria. Il duello statistico viene vinto sostanzialmente dagli emiliani, ma vale davvero a poco. Domenica ci sarà tanta fame in campo. Entrambe le formazioni faranno di tutto per conquistarsi un invito al gran ballo della Coppa Italia. Basterà il fattore campo alla Reggiana o la Juve saprà stupirci ancora? Solo qualche ora di pazienza e lo verificheremo.

Pio Carfora




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