Tchoukball: ai playoff di Rovello grande accoglienza per l’Atletico Pkh



La squadra con il Presidente FTBI Chiara Volontè e il Segretario Generale del Panathlon International Sergio Allegrini

Un’esperienza indimenticabile. Non ci sono altre parole per descrivere la due giorni di playoff dell’Atletico PKH Caserta Tb a Rovello Porro (Como). Due giorni intensi, dove l’emozione per la partecipazione alla prima competizione ufficiale si è aggiunta alla stanchezza per le 12 ore di treno che gran parte della squadra si è dovuta sobbarcare per raggiungere la località lombarda. I tchoukers casertani sono stati accolti come meglio non si poteva. L’ospitalità delle squadre del posto li ha fatti sentire a casa, e nel palazzetto la squadra è stata tra le più acclamate ed incitate. Da brividi il coro “CA-SER-TA” che si è levato dagli spalti durante la prima gara. L’Atletico PKH non poteva desiderare una cornice migliore per bagnare l’esordio in una partita ufficiale, dopo aver raggiunto il traguardo tanto agognato con le proprie forze e tra mille difficoltà.
A salutare la compagine casertana, patrocinata dal Panathlon Junior Caserta, sono arrivati al palazzetto di Rovello, invitati dal Presidente Federale (e panathleta) Chiara Volontè, i vertici del Panathlon International, dal Segretario Generale Sergio Allegrini, al Presidente della Commissione Scientifico-Culturale Maurizio Monego, al Consigliere Renata Soliani. Tutti hanno avuto parole di elogio per il lavoro che il Club casertano svolge sul territorio, ed in particolare per la riuscita del progetto tchoukball, primo obiettivo del PJ presieduto da Marco Proto (che della squadra di tchoukball è anche dirigente e giocatore, così come altri soci e consiglieri del PJ), fin dal giorno della sua fondazione.
Il campo ha detto che la squadra casertana è sulla buona strada. Pur allenandosi da poco meno di un anno, senza un allenatore esperto e senza avversari con i quali misurarsi durante la stagione, con il proprio gioco ancora essenziale ma già efficace, ha messo in difficoltà per diversi tratti le ben più esperte compagini di Lendinara (che poi è stata promossa in serie A), Asti ed Empoli, uscendo sconfitta ma a testa alta, tra i complimenti dei giocatori avversari e di tutti gli addetti ai lavori presenti. Non dimentichiamo che si trattava di una competizione destinata alle migliori squadre della serie B nazionale, cui Caserta partecipava grazie ad una speciale wild card messa a disposizione dalla Federazione in quanto unica rappresentante del Girone Sud.
Il primo passo ufficiale è stato fatto. Ora non resta che diffondere il verbo del tchoukball in provincia e in regione. La speranza infatti è che questo sorprendente sport, che stravolge in ogni sua regola gli schemi tradizionali dei giochi sportivi di squadra per divenire un gioco facile da praticare, veloce e con un alto valore educativo, e che nel 2001 ha ricevuto un importante riconoscimento dall’ONU che lo ha dichiarato “sport a sostegno della pace e della fratellanza”, possa prendere piede in città e non solo, e grazie all’impegno dei tchoukers casertani, le premesse ci sono tutte.
 




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