Zamparelli: “La Sessana è la mia nuova casa”



Mirko Zamparelli, difensore centrale della Sessana
Mirko Zamparelli, difensore centrale della Sessana

Cresce l’attesa per il primo derby casertano del girone A di Eccellenza. Domani alle ore 11:00 la Sessana ospiterà, nella cornice del “Salvatore Gregorio Conte” di Mondragone, i sammaritani del Gladiator in una sfida che fornirà già la prime indicazioni importanti su questo girone di Eccellenza che si preannuncia molto avvincente. L’ultima volta che le due compagini di terra di lavoro si sono affrontate correva l’anno 1976, nella gara di ritorno di quel campionato finì con un risultato ad occhiali allo storico “Cappuccini” di Sessa Aurunca (clicca qui per scoprire tutti i precedenti storici tra le due squadre) nel match valevole per il campionato di serie D. In totale nei quattordici confronti tra le due squadre, il Gladiator ha vinto 5 volte, la Sessana 3 e per ben 6 volte le sfide sono terminate in pareggio. Quello di domani sarà il primo confronto in Eccellenza tra i sammaritani e gli aurunci, che sono appaiati a quota 3 in classifica con una vittoria a testa nell’unica gara di campionato fin qui disputata. Tra gli ex in campo, tre calciatori che ora vestono il gialloblù hanno trascorsi in maglia nerazzurra: il bomber Bernardo Caterino, il centrocampista Mauro Bosco e il difensore centrale Mirko Zamparelli. Proprio quest’ultimo ha parlato alla vigilia della sfida, rispolverando vecchi ricordi delle annate nella città del Foro.

All’ombra dell’Anfiteatro. Una stagione e mezza nelle fila del Gladiator per il difensore che faceva parte della giovanissima truppa di Mazziotti: “Conservo veramente un bel ricordo delle annate a S.Maria C.V. Arrivai in prestito dalla Sibilla nel 2009, ero molto giovane in una squadra che schierava spesso in campo ben 9 under. Facemmo un gran campionato grazie alla guida di Mister Mazziotti; collezionando 18 risultati utili consecutivi con 9 vittorie e 9 pareggi. In quella stagione sfiorammo i playoff finendo sesti, veramente una bella impresa. A fine campionato tornai alla Sibilla, ma a dicembre era di nuovo in nerazzurro; mister Mazziotti fu sostituito da Di Somma, alla fine riuscimmo comunque a salvarci. Il Gladiator è una grande società, che merita sicuramente categorie superiori a questa; è una bella piazza dove fare calcio, con dei tifosi passionali. Credo che quei tifosi meritino di più, anche uno stadio all’altezza, ma purtroppo si sa come vengono gestite queste cose; a Sessa abbiamo un problema analogo, anzi ancor più grave avendo difficoltà anche nel trovare un campo per allenarci”.



La città dell’Ercole. Fin dai primi giorni in gialloblù si è intuito che tra il calciatore partenopeo e la città di Sessa Aurunca fosse sbocciato qualcosa di speciale, un vero e proprio colpo di fulmine: “Da quando ho messo piede a Sessa per la prima volta, ho capito che questa città era quello che ci voleva per me. Una piazza storica del calcio campano, lontana da troppo tempo da certi palcoscenici e per questo vogliosa oltremodo di ritornare grande. Si respirava nell’aria quella voglia di calcio, quella sana passione che è ciò che accomuna i nostri tifosi ed il mio modo di pensare. A Sessa Aurunca sono rinato, non solo calcisticamente. Oltre a trovare l’ambiente giusto per giocare a calcio, questa città mi ha dato un lavoro, amicizie e amore. Questa è la mia seconda casa, tant’è vero che ho deciso di trasferirmi qua senza fare il pendolare da Napoli ogni giorno”.

Una storica promozione. Indimenticabile la cavalcata della scorsa stagione che ha portato la Sessana nel calcio che conta: “Lo scorso campionato rimarrà un ricordo indelebile per me, qualcosa di irripetibile. Ce ne sono successe di tutti i colori, ma alla fine quello splendido gruppo plasmato da mister Mennillo, ha trionfato su tutto e tutti. Sono passato dalle lacrime di disperazione di Villa Literno a quelle di gioia della finalissima contro lo Sporting Guardia. Veramente un sogno. Rivivere quei ricordi mi provoca ancora tanta emozione, sono contento di aver regalato quella gioia a dei tifosi che mi hanno dato così tanto”.

La stagione della conferma. Ad inizio stagione si parlato dell’interessamento di altre società per il centrale aurunco che era sembrato ad un passo dall’addio: “E’ vero, ad inizio preparazione sono arrivato in gruppo non nella migliore forma fisica; alcune società mi hanno cercato, ma io non ho avuto mai dubbi. Ho parlato sia con il Presidente Vrola che con il Mister Ricciardi esprimendo decisamente la mia volontà di rimanere per giocarmi le mie carte. Man mano la condizione è migliorata ed ho capito che il Mister aveva fiducia in me, e questo è fondamentale. Quest’anno la società ha fatto degli sforzi notevoli per allestire una squadra competitiva in un campionato che sarà di primissimo livello; sono qui per giocarmi il posto e per ricambiare la fiducia che mi è stata data”.

Due esempi targati serie A. Dino Fava e Alfonso Camorani rappresentano il fiore all’occhiello della campagna acquisti della Sessana, ma soprattutto due esempi da seguire in tutto e per tutto: “Dino e Alfonso vanno solo ammirati per come si sono calati in questa realtà nonostante gli imponenti curriculum calcistici che si portano dietro. Due professionisti esemplari che danno tanto ad un gruppo giovane che li segue attentamente. Sono i primi ad arrivare agli allenamenti e gli ultimi ad andarsene, stanno sempre davanti a tutti a guidare la truppa; ci mettono la faccia e soprattutto la passione spronando i più giovani e dispensando consigli. Bisogna solo seguirli e imparare da loro, ci porteranno lontano. Noi non siamo certo la squadra da battere, siamo una matricola della categoria in un girone che vede squadroni costruiti con un unico obiettivo, la vittoria. Parlo della Turris, una piazza da serie C che in queste categorie è solo di passaggio, ma anche il San Marco Trotti che ha fatto un ottimo calciomercato e ovviamente il Gladiator, che domani sarà il primo grande ostacolo da superare. Noi proveremo a giocarci ogni partita, senza nessun timore reverenziale, provando ad essere la sorpresa del campionato; loro sono grandi squadre, ma noi siamo la Sessana”.

sessanacalcio.it


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