Coerenza e mentalità: il Piccirillo riapre senza Brigata Spartaco



Lo striscione della Brigata Spartaco (foto Giuseppe Melone)
Lo striscione della Brigata Spartaco (foto Giuseppe Melone)

Sei mesi dopo il primo turno dei play-off 2012-2013 perso contro il Foggia, il “Mario Piccirillo” ha riaperto le proprie porte. L’impianto di via Martiri del Dissenso è stato reso agibile giusto in tempo per il derby casertano tra Gladiator e Progreditur Marcianise, consentendo l’ingresso di un massimo di 600 persone (300 per parte) che hanno avuto la possibilità di seguire l’incontro. Tra questi spettatori non erano presenti gli ultras sammaritani della “Brigata Spartaco” che hanno disertato la gara, poiché avrebbero ritenuto umiliante seguire il match in quello che hanno più volte apostrofato come il “peggiore stato d’Italia”. Ed in effetti non c’è motivo per dargli torto.

Restyling? I lavori di rifacimento della obsoleta struttura della città del Foro hanno seguito l’iter, richiesto dalla Commissione di Vigilanza, al fine di ricevere il rilascio dell’agibilità, ma hanno peggiorato la visuale. La vecchia gradinata è stata distrutta ed è rimasto un solo gradone, su cui ieri si è ammassata la maggior parte dei tifosi (gli altri si sono catapultati davanti la rete metallica che divide il terreno di gioco dagli spalti). Parlare di tribuna è davvero troppo per un settore che assomiglia più a quello localizzato all’interno dei campi sportivi delle categorie più infime del calcio dilettantistico. Ciò ha provocato numerose lamentele da parte di chi ha pagato il regolare biglietto ma ora questo passa il convento, per cui bisogna convivere con tale penosa realtà. Eppure l’amministrazione comunale sammaritana e la vecchia dirigenza neroazzurra, capitanata allora da Lazzaro Luce, avevano più volte promesso l’installazione di una tribuna prefabbricata che avrebbe potuto migliorare la condizione del “Piccirillo”. Al momento queste promesse sono state disattese e non è dato sapere se un giorno verranno mantenute oppure apparteranno per sempre al mondo delle favole.



Ultras marcianisani
Ultras marcianisani

La protesta. Ma non tutti hanno accettato con indifferenza tale atteggiamento del Comune. Sin dal primo istante non è stata d’accordo con l’attuale disposizione strutturale la Brigata Spartaco che aveva già preso in considerazione il problema e perciò ha deciso di non prendere parte alla gara (per leggere il testo integrale del comunicato, clicca qui: https://www.sportcasertano.it/15-11-2013/gladiator/84429/gladiator-marcianise-la-brigata-spartaco-non-ci-sara/). Nonostante la voglia di sostenere la propria maglia abbia raggiunto picchi altissimi ad ogni urla di coloro che erano all’interno dello stadio, gli ultras sono stati coerenti con il loro pensiero e non hanno messo piede al “Piccirillo”. Con la protesta essi hanno voluto gridare la propria opposizione ad un impianto che non è all’altezza di una città di oltre 35.000 abitanti come Santa Maria Capua Vetere, che il Comune sammaritano ha peggiorato e non migliorato e che non può rimanere in queste condizioni in eterno. E i loro mancati cori, i loro mancati incitamenti si sono sentiti eccome, soprattutto considerando il fatto che non hanno potuto rispondere alla pari agli Ultras gialloverdi che, nel settore ospiti, non hanno smesso di cantare per oltre 90 minuti. Ma in questo caso la coerenza e la mentalità sono stati più forti della voglia di osservare, di vedere finalmente i propri beniamini lottare per l’orgoglio neroazzurro. Essere presi in giro non è roba da ultras. E del resto lo striscione che è stato attaccato  sugli spalti evidenzia il loro stato d’animo: “A questo squallore resto fuori con onore”.

Restyling del Piccirillo (foto Domenico Vastante)
Restyling del Piccirillo (foto Domenico Vastante)

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