Le stelle e le strisce della Juve



Applausi per la Juve a fine gara (Foto Carozza)
Applausi per la Juve a fine gara (Foto Carozza)

Succede tutto in un giorno. Succede tutto sabato e la febbre bianconera tocca livelli di guardia. Caserta batte Reggio Emilia nel primo spareggio playoff, agguanta l’ottavo posto, manda via Hannah, acquista la stella Duhon. A volte un giorno basta ed avanza per cambiare il destino di una stagione. E la Juve vede la sua stagione veramente ad un bivio. Doveva battere la Reggiana e l’ha fatto giocando ‘due partite in una’: bruttissima nel primo tempo (soprattutto in attacco visto che la difesa ha tenuto), straripante nella ripresa. La foto di una stagione in effetti. Contava vincere, bisognava vincere e, per una sera, gli esteti del gioco potevano anche farsi un giretto altrove: la Juve ha messo in piedi una prova solida negli ultimi 20’, tanto da essere considerata la vittoria più bella dell’anno sia da parte di coach Molin che dal gm Atripaldi. Poi è arrivata la ‘palla di Maradona’ sul mercato. Un botto talmente fragoroso da far tremare tutta l’Italia dei canestri: arriva l’ex Nba Duhon uno che, piaccia o meno, ha giocato 606 partite dall’altro lato dell’Oceano quindi respect.

 



WELCOME BACK ROBERTS. Primo tempo: 2 punti, qualche buona giocata difensiva, zero responsabilità offensive e le solite perplessità. Secondo tempo: 17 punti, tante buone giocate difensive (stoppatissima su Bell), mille responsabilità offensive ed una domanda chiara che dice: “Ma perché non gioca sempre con questa cattiveria?”. Roberts, finalmente, è tornato e gli è servito il viaggio a casa, ormai è chiaro. Roberts è e deve essere questo giocatore: un difensore duro, uno che si prende i suoi tiri in attacco senza nascondersi. Solo così potrà crescere come giocatore ed essere un fattore a Caserta.

 

GOODBYE HANNAH. La notizia era certa ma si aspettava la parola ufficiale del club; parola che è arrivata direttamente dal general manager Marco Atripaldi durante la trasmissione televisiva ‘Quelli che il basket’ in onda il lunedì sera su Tv Luna. «Hannah non fa più parte della Juvecaserta, gli è stato comunicato nella giornata di lunedì. Sono rammaricato ma era una decisione inevitabile e il bene della Juve viene prima di tutti». Una decisione presa quasi più per motivi caratteriali che tecnici anche se l’arrivo di Duhon innalza, senza dubbio, il livello dei bianconeri. Il play di Chicago saluta Caserta con questi numeri: 9 punti di media in 18 partite col 43% da 2, il 26% da 3, 70% ai liberi, 3 rimbalzi, 4 assist e 8 di valutazione. I numeri non sempre dicono tutto ma, sicuramente, non sono così pessimi. Hannah, va detto, è sempre stato messo sulla graticola da subito e non ha mai conquistato il cuore dei tifosi che l’hanno preso come bersaglio preferito nelle sconfitte. Finisce qui un’avventura che non passerà alla storia.

 

WELCOME DUHON. Su Chris Duhon ho scritto, hanno scritto, si è scritto già tutto. Inutile ripetere quello che è stato detto e ridetto. Voglio solo soffermarmi sull’aspetto mediatico e di marketing: adesso Caserta ha gli occhi di tutti addosso, molti andranno al palazzetto (spero a Caserta, ma anche in altre piazze) solo per vedere questo giocatore. Ma la LegaBasket si è accorta di quello che ha fatto la Juvecaserta con questo colpo?

 

VERITA’. Amici ed amiche ed amisccccciii, qua non si scherza più. Qua Caserta fa veramente sul serio e lancia un messaggio solido: ci siamo anche noi nella lotta playoff. Sia chiaro, però, che Duhon non deve essere considerato il ‘salvatore della patria’: già, per caratteristiche, non è uno da 30 punti a serata, mettiamoci anche l’assenza da partite vere da giugno, ed ecco che avrà bisogno del tempo necessario per entrare in condizione. Ma già la sua presenza in campo merita il rispetto degli avversari che, sicuramente, avranno un occhio di riguardo per lui liberando, inevitabilmente, gli altri. E se si tratta di passare, beh Duhon ha poco da invidiare agli altri play. Ora Caserta deve sparare qualche colpo esterno se vuole, veramente, ambire ad un posto playoff: si comincia da Roma e non è impossibile.


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