1-14, finalmente si parte



Tessitori in azione contro Pesaro (Foto Vincenzo Di Monda)
Tessitori in azione contro Pesaro (Foto Vincenzo Di Monda)

Finalmente quel maledetto 0 è scomparso di fianco al nome Juvecaserta. C’è voluto tutto in girone per centrare la prima vittoria. Pesaro esce con le ossa rotte aldila dei 7 punti di scarto finale. A tratti è stata imbarazzante la differenza tra le due squadre tanto che molti si domandavano come avessero fatto i marchigiani ad avere 6 punti in classifica. E’ presto detto: Pesaro è partita sapendo che la salvezza era l’obiettivo ed ogni partita un’occasione di centrarlo, Caserta sognava i playoff ed ora è nei bassifondi. Due modi diversi di approcciare una stagione. La Juve, però, è riuscita nel suo primo compito: muovere la classifica e l’ha fatto anche con una discreta prova davanti ad un avversario veramente poco consistente. Finalmente c’è stato il vero Michele Vitali, finalmente Capin ha fatto capire perché è stato acquistato, finalmente la squadra ha giocato di squadra. Ultima parola sul pubblico: non so in quante piazze italiane, con 14 sconfitte consecutive e lo spettro della retrocessione sempre più vicino, più di 4mila persone si sarebbe presentate al palazzetto armate di voglia di sostenere ancora la squadra. A Caserta è successo ed è bello.

MERITOCRAZIA. E’ uno degli aspetti più chiari della gestione Esposito: gioca solamente chi merita di stare in mezzo al campo. Difficilmente si fanno sconti a qualcuno: Capin è passato dagli 8’ di Reggio Emilia e la palma di mvp domenica sera. Discorso inverso per Moore. E così con tutti gli effettivi. Se fai qualcosa di buono, Enzino ti premia altrimenti ti aspetta in panchina. E casomai ti fa anche un cazziatone.



Moore in palleggio contro Pesaro (Foto Vincenzo Di Monda)
Moore in palleggio contro Pesaro (Foto Vincenzo Di Monda)

LO SCARTO FINALE. Domenica, per quanto visto sul legno, c’erano 20 punti di scarto tra la Juvecaserta e Pesaro. I marchigiani con una bella reazione, complice anche il serbatoio vuoto dei bianconeri, hanno chiuso su un più che onorevole -7. Molti hanno storto il naso davanti a quel break finale, molti dicono che Caserta rimpiangerà questo parziale. Io dico quello che ha detto Esposito: intanto prendiamoci questi due punti e poi si vedrà. No, perché, giusto per ricordarlo agli sbadati: la Juvecaserta era ancora a 0 punti in classifica.

IL FUTURO. Bisogna mettere una guardia nel mosaico quanto prima e sfruttare la sosta del weekend per farlo entrare nei giochi. Prendere tanto per prendere non ha senso e, per fortuna, questo è chiaro a tutti. Una guardia che può dare una mano in regia e, all’occorrenza, anche sul ‘3’: questo è l’identikit, qualche trattativa è in piedi ma ancora non si concretizza. Restano i numeri: 2 partite di ritardo da Pesaro, all’orizzonte la sfida interna con Roma che non è facile ma neanche impossibile. Si può fare.

LA VERITA’. Contava solo vincere ed è stato fatto; le considerazioni sullo scarto facciamole quando ci sarà la gara di ritorno con la speranza che non serva. Bisogna recuperare altri quattro punti di distacco. Bisogna prendere un altro giocatore, l’ultimo. Bisogna essere bravi nella scelta. Bisogna lavorare ancora tutti insieme. Bisogna avere la stessa cattivera e voglia di Enzino Esposito. Bisogna restare tutti uniti. Bisogna compiere il secondo miracolo cestistico casertano. Bisogna spingere la Juve verso uno scudetto chiamato salvezza.


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