Falchi-Tarabuso senza fine: “Un teatrino inutile, dicano se vogliono realmente giocare a San Clemente”



Michele Tarabuso
Michele Tarabuso

La ‘guerra fredda’ tra i Falchi Caserta e Michele Tarabuso, gestore del diamante di San Clemente, si arricchisce di un altro capitolo. In merito alle dichiarazioni rilasciate da Anna Lucia Migliozzi (leggi qui), ex giocatrice del Caserta softball e di Ettore Rossetti, dirigente dei Falchi (leggi qui), è arrivata puntuale la replica dello stesso Tarabuso che ribadendo la disponibilità a risolvere la vicenda, aggiunge: “Apprezzo Anna Lucia Migliozzi come ragazza e giocatrice. La stimo, ma è doveroso puntualizzare che il mio intento non è quello di far scomparire il baseball, piuttosto farlo crescere come ho fatto con il softball. La visibilità della nostra provincia, gli scudetti, Coppa Italia, la Coppa Campioni non sono certo arrivati per caso. Faccio parlare i fatti e perciò non aggiungo altro. Per quel che riguarda Rossetti, una gara di baseball non è come il tennis in cui entri in campo, giochi e paghi. Trattandosi di uno sport aperto al pubblico c’è bisogno di assumersi responsabilità di sicurezza che forse lui ignora. Ecco perchè la convenzione è necessaria”. Ieri i neroarancio hanno preferito giocare sul neutro di Roma il match casalingo contro l’Olmedo evitando di trovarsi difronte la stessa situazione di domenica scorsa quando trovarono l’impianto di San Clemente chiuso. “Decisione che non dipende certo da me – continua Tarabuso – ma dalla testardaggine del professore Mimmo Rotili. Ha avuto tutta la settimana per incontrarmi e risolvere la faccenda e invece ha scelto un campo alternativo senza affrontare il problema. E’ un teatrino montato ad arte che dura da mesi. Stanno provando a coinvolgere tutti: prima la commissione gare, poi la commissione omologazioni. Siano chiari, dicessero una volta per tutte se vogliono davvero giocare a San Clemente finendola con questo vittimismo. La scorsa settimana sono entrati in campo durante la settimana, si sono allenati e non gli ho chiesto certo soldi. Per le partite il discorso è diverso perchè ci sono utenze da pagare e responsabilità da assumersi. Sono aperto al dialogo e alla risoluzione di una telenovela che dura ormai da troppo tempo”.




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